Negli ultimi anni il “21.12.2012” ha suscitato un grande interesse mediatico legato alle diverse teorie sulla fine del mondo, sull’inizio di una nuova era e persino sul probabile contatto con forme di vita extraterrestri che hanno avuto un nuovo espluà con le dichiarazioni, dei giorni scorsi, del presidente russo Medvedev che in
un fuorionda televisivo ha affermato “gli alieni sono tra noi”. Ma cosa c’è di vero?
C’è chi ha tirato un sospiro di sollievo per il passaggio incolume dell’asteroide Toutatis che il 12.12.12 ha “sfiorato” il nostro pianeta passando a 6,9 milioni di km da esso sotto il limite di sicurezza dei 7,4 milioni di km; chi della fantomatica apocalisse ne ha fatto un vero e proprio business e chi, a causa della crisi economica che impazza nel vecchio continente, subissato da sempre nuove tasse si è persino dimenticato di questo particolare appuntamento.
Nei giornali, in televisione, ma soprattutto su internet ribalzano, continuamente, da un capo all’altro del mondo notizie in qualche modo collegate a tale evento, e si scopre così che è possibile salvarsi dall’imminente catastrofe rifugiandosi a Bugarach, una sperduta cittadina francese in cui il valore immobiliare, negli ultimi tempi, ha subito un incremento vertiginoso e le attività ricettive registrano il “tutto completo” già da diversi mesi.
In Italia, secondo una profezia indiana, è la Valle d’Itria ad essere immune ad un’ipotetica “fine del mondo” precisamente nella zona compresa tra Cisternino, Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca, al confine tra le province di Brindisi e Taranto che stanno così diventando un vero volano per questo insolito turismo.
Oltreoceano nel cuore dell’ex impero Maya, nello Stato dello Yucatan, ha fatto a lungo parlare di sé la cittadina blindata di “Las Aguilas” fondata, dall’associazione “Quinta Essencia”, tra le montagne del villaggio di Xul che in lingua Maya significa “fine” o “finale”.
Una vera e propria città in miniatura costituita da una serie di villini fortificati con pareti molto spesse in materiali speciali in grado di sopportare cambiamenti di temperatura estremi, radiazioni, fuoco e inondazioni. Come se non bastasse, tutte le abitazioni sono collegate attraverso una serie di tunnel ad una struttura sotterranea pronta a ospitare le famiglie nel caso di un cataclisma ancora più distruttivo. Per evitare le intrusioni indesiderate sono stati installati ingressi protetti da lettori dell’iride e nemmeno il noto programma televisivo “Voyager” è riuscito a valicarne i cancelli presieduti da guardie armate.
Perché tanta segretezza? Chi c’è dietro all’associazione “Quinta Essencia”? Sembra si tratti di una setta, costituita da imprenditori italiani, giovani rampolli di ricche famiglie, abbagliati dalle parole della santona messicana Carolina Zalce, residente a Roma fino a qualche anno fa, prima che un’altra sua associazione finisse nella lista nera del Viminale riguardante possibili culti pericolosi in vista del Giubileo del 2000.
In Cina, Liu Qiyan viene considerato quasi un pazzo per aver inventato dei palloni abitabili anticatastrofe che possono contenere fino a 30 persone, mentre in Italia non accennano a fermarsi gli acquisti di rifugi antiatomici da parte perlopiù di commercianti, industriali e persino di parlamentari.
Negli Stati Uniti aumentano i “prepper” o “survivalist”: sono persone che dedicano gran parte della vita ad adattarsi al peggio imparando a fare a meno dell’elettricità, dell’acqua e accumulando provviste ed armi; mentre nella Siberia occidentale stanno andando a ruba dei semplici “kit di sopravvivenza” che se non saranno utilizzati per la fine del mondo saranno, almeno, degli originali regali di Natale.
I Maya erano dei bravi astronomi e costruttori, e senza ombra di dubbio il monumento più importante della loro genialità è rappresentato dalla piramide di Chichén Itzà dedicata a Kukulkan ovvero il serpente piumato, colui che gli Aztechi chiamavano Quetzalcoatl e che secondo le popolazioni precolombiane era il portatore della civiltà.
La cosmologia dei Maya prevedeva 5 grandi ere cosmiche, ognuna della durata di 5125 anni. L’ultima era, quella dell’Oro, è iniziata il 13.08.3113 a.C. e si concluderà il 21.12.2012.
Il calendario Maya ci dice, infatti, che l’età dell’Oro terminerà nel giorno del solstizio d’inverno, quando il Sole sarà allineato con il centro della Via Lattea, un evento molto raro che si verifica ogni 25.625 anni, contemporaneamente, in quello stesso giorno, coinciderà un altro evento altrettanto raro, che si ripete ogni 25.920 anni: la Terra terminerà un giro precessionale completo intorno al suo asse e si passerà dall’era dei Pesci a quella dell’Acquario.
La mitologia narra che attraverso lo spirito del dio Kukulkàn gli antenati Maya abbiano ricevuto il sapere, poi nel 999 d.C. questo dio ha lasciato la sua gente per intraprendere un viaggio verso i luoghi dai quali proveniva, ma ha promesso che sarebbe tornato. Secondo i Maya, inoltre, all’origine di tutto c’era il dio Hunab Ku, il creatore supremo, da lui sarebbero nate le stelle, i pianeti, i sistemi solari, il tempo, la storia del genere umano ed il suo futuro ed è lui che dal centro della nostra galassia ci guida emanando periodiche esplosioni di energia di coscienza. Tra il 2005 e il 2008 gli astronomi hanno fatto una sorprendente scoperta, dal centro della nostra galassia provengono delle emissioni radio ad alta energia che sembrano possedere tutte le caratteristiche per essere equiparate ad un’emissione effettuata in maniera intelligente. Come il “disco turbinante” che rappresentava Hunab Ku per i Maya, così un enorme buco nero, grande 4 milioni di volte il Sole, sta assorbendo e dando alla luce le stelle. “Sagittarius A” questo il suo nome di battesimo è distante 27.000 anni luce da noi.
I Maya possedevano conoscenze astronomiche sofisticate, erano ossessionati dal tempo, la piramide di Kukulkan è un orologio astronomico che non fallisce mai nell’indicare l’annuale precessione degli equinozi (i due momenti dell’anno in cui il giorno e la notte hanno uguale durata su tutto il pianeta), raggiungendo livelli di esattezza che appaiono impossibili da calcolare senza l’utilizzo delle moderne strumentazioni.
L’orientamento dei templi e degli altri edifici era di primaria importanza per le popolazioni precolombiane, particolarmente interessate al moto del gruppo delle Pleiadi. I loro astronomi sono riusciti a calcolare con qualche millennio di anticipo e con soli 33 secondi di errore l’eclissi solare avvenuta l’11 agosto 1999.
Per la prima volta, in occasione del solstizio di inverno, nel tanto atteso 21 dicembre 2012 il Sole proietterà sui gradini della piramide di Chichén Itzà un gioco di ombre e luci che si unirà alla grande testa del serpente scolpita alla base della scala e la illuminerà: il dio Kukulkàn discenderà così verso la Terra. Inoltre avverrà qualcosa di ancora più straordinario la coda del serpente proiettata dalla sommità della piramide punterà precisamente verso il gruppo stellare delle Pleiadi e il buco nero al centro della galassia, Hunab Ku.