Diceva Charles Darwin nel 1881: “I lombrichi sono un aratro naturale, l’animale più importante sulla terra”. Mentre Aristotele, lo chiamava ”Intestino del mondo”. Dubito ci siano molti altri animali che abbiano giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi. Rimescolando quei pochi centimetri di terriccio che ricoprono il pianeta, lo fertilizzano trasformandolo in humus”.
Al biologo naturalista britannico faceva eco A. L. de Lavoisier, il quale arricchiva la discussione dicendo: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Il meccanismo è abbastanza semplice: trasformare gli scarti organici in un prodotto, l’humus, in grado di nutrire il terreno migliorandone la fertilità attraverso l’allevamento di lombrichi Eisenia Andreied Eisenia Fetida(comunemente noti come rossi californiani, ma europei d’origine). Il tutto riconducibile ad un’attività imprenditoriale per produrre e vendere humus. Un’attività accessibile a tutti, come impresa da reddito, naturalmente connessa soprattutto ad un’azienda agricola.
Per l’allevamento non occorrono particolari strutture, poiché gli stessi lombrichi sono allevati direttamente sul terreno. Il lombrico vive nella lettiera in mezzo alla sua alimentazione. Smaltisce tutti i residui della casa, dei giardini e degli orti, trasformandoli in humus, prezioso concime naturale indispensabile per fiori, piante e ortaggi, al punto da ritenersi un’attività integrativa di reddito.
Salvatore Valenti l’appassionato dei lombrichi
Conoscitore del mondo dei lombrichi è il giovane Salvatore Valenti, lombricoltore di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina che da decenni ha fatto di un hobby una vera professione. Infatti, insieme alla moglie Nadia Messina gestiscono l’azienda agricola “Red Worm Sicily” che produce “Humus di Lombrico – Humus Italy”.
Salvatore che cos’è l’humus di lombrichi?
L’humus di lombrico è il migliore ammendante al mondo. Questi esseri estrinsecano la loro attività attraverso l’ingerimento di letame (bovino, equino, suino, ovino) che serve a dare loro principalmente sostentamento. La digestione di queste sostanze vegetali consente ai lombrichi di trasformare il loro semplice pasto in un prodotto soffice, inodore e ricco di elementi nutritivi, appunto: l’humus di lombrichi. L’humus è costituito da enzimi, batteri, funghi, ormoni vegetali (auxine, giberelline, citochinine), macroelementi, microelementi e aminoacidi: fertilizzante-ammendante di alta qualità. Inoltre, i loro succhi gastrici lo rendono inodore. Quelli che a torto in molti si ostinano a chiamare vermi sono in realtà un prodigio della natura. I lombrichi ingeriscono i nostri scarti organici trasformandoli in vermicompost o humus uno dei migliori concimi naturali, un ammendante ammesso in agricoltura biologica, in grado di migliorare la struttura chimica e fisica del terreno aumentandone la fertilità. La presenza di lombrichi, infatti, incrementa del 50% la sostanza organica di un terreno e di 1,5 volte di calcio, 2 volte il magnesio, 5 volte l’azoto, 7 volte il fosforo e 11 volte il potassio rispetto alle condizioni di partenza.
Quali specie di lombrichi vengono usati?
Le specie più adatte al lombricompostaggio sono: l’Eisenia Fetida e l’Eisenia Andrei. Nonostante questi due lombrichi sono arrivati sul continente americano dopo la scoperta dell’America, infatti sono stati portati dagli europei, continuano a chiamarli californiani. Le due specie si somigliano e sono distinguibili grazie alle sfumature gialle del Fetida. Si è ricorso anche all’esame del Dna per decretarne l’appartenenza genetica a due diverse specie, l’unica altra differenza era data dal raggiungimento della maturità sessuale, obiettivo che mediamente l’Andrei raggiunge in tre settimane dalla nascita e il Fetida 7 giorni dopo. Questi anellidi sono di colore rosso, dal quale appunto ne deriva il loro nome comune “Lombrico Rosso”; hanno 5 cuori e 6 reni, raggiungono una lunghezza di 7-8 cm, con un diametro di 3-5 mm per un peso di circa 1 grammo. Hanno una vita abbastanza lunga, possono vivere fino a 15 anni. Sono sensibili alla luce, ecco perché vivono sotto terra, se non trovano riparo rischiano di morire molto velocemente a causa dei raggi ultra violetti.
I lombrichi, non avendo polmoni e branche, respirano per mezzo della loro pelle; sono ermafroditi, possiedono organi riproduttivi sia maschili che femminili. In condizioni ottimali si accoppiano circa ogni 10 giorni ed avvenuta la fecondazione depositano una piccola capsula color ambra, dalla quale dopo 20 giorni circa possono nascere da 2 fino a 20 nuovi lombrichi che diventeranno adulti solo dopo 3 mesi.
Perché utilizzare l’humus di lombrico?
L’utilizzo indiscriminato dei concimi chimici e dei fertilizzanti, col tempo, ha portato a alterare e impoverire lo strato attivo del terreno agrario. Inoltre, l’uso indiscriminato dei glifosati, pesticidi e fungicidi ha causato la morte dei lombrichi e di tanti esseri viventi utili alla vita del terreno agrario. Ecco perché è importante l’humus di lombrico, per riportare la vita nel terreno agrario e ridare equilibrio agronomico.
Qual è il ruolo dell’humus nel terreno agrario?
L’humus di lombrico ha la capacità di rendere il terreno più soffice e leggero (in modo che le radici delle piante possano crescere con facilità); inoltre, trattiene più a lungo i concimi nel terreno (riducendo l’inquinamento delle falde acquifere e dei fiumi); rende i minerali subito disponibili per le piante; favorisce un’ottima capacità di trattenere l’acqua potendo così garantire un ottimo apporto idrico alla pianta anche in presenza di minor quantità di acqua nel suolo.
Per le piante invece il suo compito è quello di arricchirle, per aumentare la crescita e la produzione, rendendola più forte e resistente alle malattie. Si tratta di una sostanza organica (ricavata da scarti vegetali e letame) e trasformata dai lombrichi che si manifesta in modo portentoso su tutte le varie colture.
Come si usa l’humus di lombrico?
L’utilizzo può essere molto vario. Per piante e fiori: 3 cucchiai da caffè. Alberi da frutto: da 1 Kg a 5 Kg, in base all’età della pianta. Piantine da orto: 1 bicchiere a piantina ogni dieci giorni. Per viviai: rinvaso piante, 20% da mescolare alla torba. Fertirrigazione: 300 kg a ettaro. L’ humus di lombrico è consentito in agricoltura biologica. E’ un fertilizzante approvato dal ministero delle Politiche agricole e inserito nel Registro dei Fertilizzanti (nr 0014390/15). La sua produzione e commercializzazione sono autorizzate e sottoposte al controllo dello stesso ministero offrendo così agli acquirenti la garanzia sulla sua qualità e il pieno rispetto della disciplina legislativa sui fertilizzanti (d.lgs. 75/2010). Tra gli humus di lombrico in commercio HumusBio ha il più elevato valore di sostanza organica estraibile (77%) e tra i più elevati di sostanza organica umificata estraibile (71%) (fonte Ministero Politiche Agricole).Permette di reintegrate il suolo della sua componente organica e di incrementarne la fertilità in modo strutturale. Ricco di nitrati, fosfati e carbonato di potassio è usato nella coltura di ortaggi e piccole piante (i suoi enzimi sono 20 volte superiori a quelli del comune letame) e per la correzione di terreni agricoli ma anche di campi da golf.
La primavera rappresenta la stagione ideale la lombricoltura. All’allungarsi delle giornate e al rialzarsi della temperatura, i lombrichi si risvegliano, si spostano verso la superficie della lettiera, zona in cui generalmente vivono, e iniziano nuovamente a nutrirsi e a riprodursi. E’ proprio nel trimestre primaverile, infatti, che sono stati riscontrati i più alti tassi di prolificità rispetto agli altri mesi dell’anno. Per informazioni Red Worm Sicily Via Botteghelle, 153 – Milazzo – Cell. 3478162627.