Marisa Battaglia: “ladra di paesaggi”

Alla presenza di un folto pubblico, sabato 11 dicembre, presso il GARAGE art gallery – Piazza di Resuttano di Palermo, è stata inaugurata la mostra di Marisa Battaglia “Oltre l’Immagine”: Riflessi e riflessioni in punta di pennello. La esposizione resterà aperta fino al  19 dicembre alle ore 19.30. Hanno presentato la kermesse: Antonio Saporito animatore culturale e proprietario del Garace art gallery, la giornalista Laura Grimaldi e lo scrittore e giornalista Mario Liberto.

Da sempre sostengo che “noi siamo quello che sappiamo esprimere”. Lo facciamo in maniera inconsueta, coscientemente, distrattamente, inconsapevolmente, ecc., comunque, siamo …“quello che sappiamo esprimere”.

Se poi, siamo capaci di comunicare attraverso una forma artistica (musica, pittura, recitazione, ecc.), e dotati di talento, allora la “comunicatività artistica” perde i connotati comuni ed assume – forme culturali – in grado di esprimere veri slanci di sublime attrazione.

Questa è la riflessione che pervade la mia mente guardando le opere di Marisa Battaglia. Un’artista che esprime  se stessa: donna sensibile, dolce, semplice, umile, bella, di una gioiosità esilarante, con la consapevolezza di sapere comunicare, in forma artistica e con l’ausilio dei colori, una pacificazione spirituale che trova pochi eguali.

La sua creatività artistica avviene attraverso il paesaggio. Una raffigurazione difficile perché la natura è fortemente variegata, condizionata dalle stagioni, da condizioni pedoclimatiche, dalla variabilità, espressa anche con specifiche essenze botaniche.

Comunque sia, il paesaggio per Marisa è l’elemento artistico che meglio riesce a cogliere e divulgare, capace anche di sollecitare le nostre emozioni. Sia nell’espressione classica del paesaggio tradizionale, di cui la Battaglia si è cimentata fino a qualche tempo addietro, sia nella nuova capacità espositiva “americana”, riesce, comunque, a farci provare analoghe sensazioni.

La sua grandezza artistica è dovuta ad una passione che ha saputo maturare e perfezionare, in forma autodidatta – e nel tempo – ha  raggiunto un’ottima tecnica di pittura ad olio.

Il paesaggismo che riesce a rappresentare nelle sue tele avviene con scontata naturalezza, senza sforzi e senza sfarzi, e con una capacità espressiva unica di cui la nostra artista è fortemente plasmata.

Pittura non invadente e angosciosa, scarna di colori, manifestata attraverso una linearità interpretativa delicata e sobria.

Adopera i colori senza eccessi riuscendo, attraverso un gioco, timidamente accennato di luci ed ombre, a rappresentare ora ambienti lacustri, palustri, rurali, ecc., con quell’inconfondibile desiderio di purezza che caratterizzò il classicismo ottocentesco.

Se Francesco Lo Jacono, (a cui, qualche  critico inconsapevolmente sostiene che Marisa si ispira), è stato accusato di essere il “ladro del sole” per la sua capacità raffigurativa della solarità, Marisa Battaglia la si può  definire: “ladra di paesaggi”. Attraverso la loro rappresentazione riesce a cogliere variegati luoghi surreali: indimenticabili per la luminosità, per le trasparenze, per la vaporosità del cielo, per le sfumature e striature del mare, per il vivo senso  della stagione, è anche capace di impressionare il tempo.

Natura e giochi di luce, quindi, sintetizzano l’arte figurativa di Marisa Battaglia.

Le sue vedute, fiumi, mare, radure, alberi, ecc. sono gli elementi da lei preferiti che omaggia ad un pubblico che, attraverso l’immagine, riesce ad apprezzare il senso del bello, ma soprattutto la tranquillità, la spiritualità e la serenità del dipinto.

Pittura che ricolma di una esuberante romanticità, e soprattutto di forte coinvolgimento, al punto di essere catapultati dentro l’immagine stessa, riuscendo a far sentire parte intricante di un opera, di cui, ognuno di noi, diventa protagonista e spettatore.

Marisa Battaglia è anche una grande comunicatrice: solitudine, poeticità, semplicità, autenticità, ecc. sono tutti elementi che conducono alla sublime arte della “pittura di meditazione”.

Immagini parlanti.  Immagini sonore. Musicalità e coloriture di indubbia sensibilità che, associati ad un raffinato gusto estetico, che Marisa impersona, sono capaci di esprimere meraviglia, sensibilità, bellezza, amore per il creato, che l’odierna società rivendica e reclama con forza.

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