di Giuseppe Consiglio
Concluso il percorso di approvazione da parte della Commissione europea, del disciplinare di produzione di “Latte crudo ovino, caprino e derivati” per l’utilizzo del marchio “QS” – Qualità sicura, garantita dalla Regione Siciliana, approvato dall’Unione europea e registrato all’Uami, l’Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno. Con oltre 670mila capi ovini e 92mila caprini rilevati nel 2019, la Sicilia si attesta tra le più importanti realtà italiane per l’allevamento ovicaprino, anche in ragione degli importanti spazi, principalmente nelle aree interne, vocati e destinati a questa attività.
Il marchio che le aziende siciliane potranno adesso apporre sui propri prodotti, certificherà la qualità superiore dei prodotti agroalimentari ottenuti secondo specifiche produttive definite e disciplinari idoneamente individuati. L’obiettivo dichiarato dell’iniziativa è quello di valorizzare e rendere immediatamente riconoscibili le produzioni di qualità del comparto ovicaprino siciliano, orientando il consumatore verso i prodotti regionali d’eccellenza, incrementando il valore di questi ultimi e garantendo una maggiore remunerazione ad agricoltori ed allevatori siciliani.
Il marchio collettivo Qualità Sicura Garantita dalla Regione Siciliana, permette di individuare produzioni agricole e zootecniche in grado di offrire elevate garanzie qualitative ai consumatori, tanto in rapporto alla filiera e ai sistemi di produzione, lavorazione e trasformazione dei prodotti, quanto per l’intrinseca qualità della materia prima utilizzata. Le linee guida che disciplinano l’utilizzo del marchio, identificano le filiere produttive interessate dal sistema di qualità, individuando i principi fondamentali cui i vari disciplinari hanno l’obbligo di uniformarsi. Tra questi si annoverano la salute e il benessere degli animali, la tutela dell’agro-biodiversità e delle risorse genetiche, la salvaguardia dell’ambiente e salubrità delle produzioni agricole e alimentari. A tale sistema possono fare riferimento tutte le filiere relative all’ambito delle produzioni agricole, alimentari e zootecniche. Salgono così a 5 i disciplinari attualmente approvati a Bruxelles. Oltre a quello del latte ovicaprino, si annoverano infatti i disciplinari relativi a grano duro e derivati, carne bovina, carne ovina (agnello/agnellone) e latte crudo vaccino e derivati.