L’appello dei produttori alle autorità regionali, nazionali ed europee arriva dal presidente dell’Associazione siciliana e portavoce del Coordinamento nazionale Frutta in Guscio, Ignazio Vassallo, da una vita impegnato a dare dignità e lustro a questo comparto, da qualche decennio abbandonato a se stesso.
Per Vassallo: “La produzione italiana di mandorle è giunto a un punto di non ritorno. Migliaia di produttori siciliani, pugliesi e di altre regioni sono di fronte ad un bivio: continuare a mantenere in vita gli impianti, non riuscendo a recuperare nemmeno i costi di produzione, o estirpare il frutto di decenni di lavoro, sacrifici e investimenti”.
Sempre per Vassallo: “Questa drammatica crisi, così come per altri settori, è da imputare al Covid, la guerra tra Russia e Ucraina, l’inflazione, elementi che hanno certamente contribuito a una riduzione dei consumi, ma l’elemento determinante che sta distruggendo la nostra mandorlicoltura è rappresentato dalla vera e propria – guerra commerciale – che i produttori californiani stanno conducendo per distruggere l’intero settore della mandorla non solo italiana ma anche europea. Per ottenere questo risultato gli esportatori californiani stanno immettendo sul mercato europeo un prodotto senza storia, senza gusto e spesso ricco di pericolose aflatossine a prezzi del 50% in media più bassi del recente passato. Prezzi che gli agricoltori italiani o spagnoli non riescono a sopportare perché non ricoprono nemmeno le spese di raccolta. Per questo la mandorlicoltura italiana sta gettando la spugna, con abbandoni, estirpazioni e non raccolta che costituiscono il quadro desolante dell’attuata situazione. La globalizzazione sicuramente non va fermata ma va certamente governata. Per questo l’obiettivo finale è dettare la loro politica dei prezzi in regime di monopolio mondiale”.
Concludendo, per il Coordinatore nazionale: “Il mondo agricolo italiano della Frutta in guscio fa appello al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, all’Europa, alle Regioni interessate, alle organizzazioni di categoria affinché siano adottati immediati provvedimenti se si vuole evitare che un intero segmento economico (che è anche cultura, tradizioni, paesaggio, pasticceria di alta qualità, ecc.) scompaia definitivamente in breve tempo dalla vita italiana.