Il salame S. Angelo IGP Sant’Angelo di Brolo, l’unico salume siciliano con Indicazione Geografica Protetta

È una produzione tipica di salame a grana grossa. Alcuni ritengono che la sua produzione abbia avuto inizio intorno all’XI secolo d.C. e che la tecnica sia stata introdotta dalle colonie longobarde venute al seguito dei Normanni. Tale fatto ha indotto il Prof. Corrado Barbenis a definire il Salame S. Angelo il “gran lombardo” dei salumi italiani. Il salame Sant’Angelo non poteva che nascere nell’area dei Monti Nebrodi dove ancora oggi esiste l’allevamento del suino siciliano dal mantello nero, animale camminatore e frugale, che viene allevato allo stato semiselvatico nei boschi. Al “Salame Sant’Angelo” gli intenditori riconoscono un sapore delicato ed un aroma fragrante. La sua caratteristica precipua è che tutte le parti del suino vengono trasformate in insaccati: coscia, lombata, spalla, pancetta, costata, ecc. -La sua tipicità è legata alla scelta delle migliori masse muscolari, alla professionalità degli insaccatori-artigiani, alle particolari condizioni microclimatiche durante la stagiona -tura ed allo scrupoloso controllo. I tipi di salame che vengono prodotti si differenziano solo ed esclusivamente in base al tipo di budello utilizzato, mentre l’impasto è sempre uguale: si ricordano il “cularino” (parte bassa del retto del suino), il “sottocularino” (parte alta del retto del suino), il “sacco” (crasso del suino), la “fellata” (tenue del suino) ed il “bovino” (piccolo intestino del bovino), Il territorio interessato alla produzione riguarda l’area di Sant’Angelo di Brolo, in provincia di Messina.

Redazione

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