di Giuseppe Consiglio
Se l’enogastronomia italiana è il segmento produttivo che ha conquistato i consumatori di tutto il mondo grazie agli elevatissimi standard qualitativi globalmente riconosciuti, quello dei prodotti DOP e IGP è senza dubbio il comparto dei record. Veri e propri ambasciatori del patrimonio culturale ed agricolo-ambientale, i prodotti a marchio DOP ed IGP italiani sono, ad oggi, ben 818, un numero che vale il primato mondiale per l’Italia il cui valore della produzione agroalimentare, ha nel frattempo raggiunto i 14,8 miliardi. L’export di prodotti italiani, ha un valore di 8,4 miliardi, con consumi in continua crescita anche sul mercato interno. Un percorso di crescita ed espansione, che ha portato ad un +6% di fatturato rispetto all’anno precedente.
Quello dei prodotti a marchi DOP e IGP, è un sistema in continua espansione che negli ultimi 10 anni ha fatto registrare una crescita sempre più importante, fino ad avere un peso pari all’11% dell’intera industria alimentare e al 22% con riferimento all’export agroalimentare nazionale.
Una delle trasformazioni più interessanti che va delineandosi riguarda il rapporto fra il sistema delle DOP IGP e l’industria alimentare, sempre più interessata alle produzioni in grado di attrarre nuovi segmenti di consumatori e di imporsi con prezzi di livello premium. Sono diversi i grandi brand che hanno ultimamente sottoscritto accordi con produzioni certificate, al fine di offrire ai consumatori prodotti con materie prime di alta qualità: una grandissima opportunità per gli operatori DOP e IGP in termini di volumi di vendita e visibilità.
Il valore delle DPO ed IGP italiane è di 15 milioni di euro. Il solo comparto Wine, ha un valore di 8,2 miliardi di euro e la produzione è cresciuta del 7,8%.
Grazie alle numerose politiche di sostegno che hanno predisposto diversi strumenti atti a favorire lo sviluppo di azioni di informazione e di promozione come il Regolamento n. 1144, l’OCM Vino o i PSR Regionali, è stato possibile far affacciare sul mondo digitale i prodotti DOP e IGP. Sempre più importanti le campagne di promozione on-line con una crescita del’11% di Consorzi di tutela sui social media: quattro organismi di tutela su dieci sono presenti sul web con almeno un account social.
Il sistema DOP IGP, coinvolge capillarmente tutto il Paese anche se le prime 4 regioni coprono oltre il 70% del valore nazionale (per i comparti Food e Wine).
Sono 61 i prodotti DOP IGP presenti in Sicilia. Con 126 milioni di valore del vino sfuso (pari al 3,9% del totale nazionale), è la sesta regione per impatto economico del Wine certificato. Le province che godono di un maggior ritorno economico nel settore, sono Messina (28 milioni di euro), Trapani (27 milioni di euro) e Palermo (22 milioni di euro). A trainare il comparto è il Terre Siciliane IGP, seguito da Sicilia DOP, Marsala DOP e Pantelleria DOP.
Il Food ha un valore complessivo alla produzione pari a 43 milioni di euro. Le prime tre province per ritorno economico sono Catania, Siracusa e Agrigento. Tra i prodotti principali, il Pistacchio Verde di Bronte DOP (10,1 milioni di euro), l’olio Val di Mazara DOP (9,8 milioni di euro) e il Pomodoro di Pachino IGP (5,6 milioni di euro).