di Giuseppe Consiglio
I Distretti del Cibo costituiscono una rilevante novità introdotta dalla precedente legge di bilancio nazionale, attraverso cui il Mipaaft intende favorire iniziative di natura aggregativa finalizzate a promuovere le filiere agroalimentari dei territori, sostenendo, al contempo, lo sviluppo locale, l’inclusione sociale, l’integrazione verticale e orizzontale di attività territorialmente prossime, così da ridurre l’impatto ambientale delle produzioni, gli sprechi e salvaguardare il paesaggio rurale.
In Sicilia è l’assessorato all’agricoltura a definire le modalità e i criteri per il riconoscimento dei distretti del Cibo attraverso un avviso ad hoc finalizzato a selezionare i distretti che verranno inseriti nel registro nazionale istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. I distretti riconosciuti, diventeranno lo strumento attraverso cui veicolare importanti risorse e fondi statali che per il 2019 sono stati fissati in 10 milioni di euro.
Potranno aderire ad un Distretto gli imprenditori agricoli, singoli o associati, le aziende operanti nel settore agricolo e agroalimentare, le società cooperative, le OP – organizzazioni di produttori, le imprese attive nel settore della trasformazione, distribuzione e commercializzazione di prodotti agroalimentari, imprese del settore ittico e della pesca, associazioni di categoria. Ammessi anche gli enti locali, le attività del settore turistico-ricettivo, enti che operano nel settore della promozione del territorio e della valorizzazione del patrimonio monumentale, naturale e paesaggistico, GAL ed altri enti pubblici.
Ad ispirare l’iniziativa è il principio che vede alla base la necessità di “fare sistema”, una priorità per competere con i colossi mondiali nel mercato globale con l’obiettivo di valorizzare non solo un singolo territorio, ma anche tutto ciò che ruota attorno ad esso, dalla ricettività, ai percorsi enogastronomici, dalla storia alla cultura all’arte. Propedeutica alla presentazione di una proposta, sarà la sottoscrizione da parte di tutti potenziali soggetti aderenti, dell’Accordi di Distretto.