E’ stato lanciato il satellite che misurerà la pioggia e la neve caduta in tutto il mondo e i suoi dati serviranno a studiare i cambiamenti climatici e a migliorare le previsioni meteo, soprattutto relative ad eventi estremi. Il satellite si chiama Gpm (Global Precipitation Measurement) ed è stato realizzato in collaborazione tra Giappone e Stati Uniti.
Il lancio è avvenuto dal centro spaziale giapponese di Tanegashima con un vettore H-IIA ed il satellite, dopo aver aperto i pannelli solari, si è posizionato alla sua quota operativa che è di circa 398 chilometri. Gpm impiegherà circa 60 giorni per calibrare i suoi strumenti dopodiché inizierà ad inviare i dati verso la Terra ogni tre ore.
“Con questo lancio, abbiamo compiuto un altro passo da gigante nel fornire a tutto il mondo un’immagine senza precedenti della pioggia e della neve del nostro pianeta”, ha detto l’amministratore della Nasa Charles Bolden. “Gpm ci aiuterà a comprendere meglio il nostro clima mutevole, migliorare le previsioni di eventi meteorologici estremi come le alluvioni, e fornire informazioni alle persone che in tutti i paesi dovranno gestire le risorse di acqua”.
Il Gpm aiuterà inoltre a migliorare le capacità del satellite Trmm (Tropical Rainfall Measurement Mission) in orbita dal 1997 e realizzato anch’esso attraverso una collaborazione tra la Nasa e l’Agenzia Spaziale giapponese Jaxa. Trmm è ancora attivo e raccoglie dati sulle precipitazioni tropicali mentre Gpm sta espandendo la copertura su di un’area che va dal Circolo Polare Artico al Circolo Polare Antartico.