Vigneti urbani beni culturali Europa

vigneto urbanoI vigneti urbani d’Europa sono beni culturali da valorizzare: questo il progetto, che parte da Torino e Parigi con il gemellaggio tra i filari che stanno sulla prima collina attorno alla sabauda Villa della Regina del ‘600 (patrimonio Unesco) e il Clos della Confrerie de Montmartre, vicino al Sacre Coeur. Quest’ultima produce circa 600 bottiglie l’anno, quella della Villa Savoia 4 mila. La prima che sarà chiamata all’appello di entrare in rete con Torino e Parigi, sarà il Grinzing a Vienna.

Mutuando una caratteristica del Comite des Fetes, associazione che gestisce il il vino di Clos Montmartre, Villa della Regina assicura un risvolto benefico delle sue attività. Uno è il progetto della Fondazione Marco Berry onlus per la realizzazione di un ospedale per bambini in Somalia. Manca l’attrezzatura per la sala operatoria e il pronto soccorso. Altro destinatario dei fondi il restauro del padiglione dei Solenghi, costruzione a due piani a pagoda, isolato dal corpo principale della Villa.

Inaugurato dal cardinal Maurizio, era la sede dell’Accademia di Solenghi. Vi si riunivano intellettuali, scienziati per parlare di filosofia, letteratura, scienza.

Alla presentazione  dei nuovi progetti Franco e Luca Balbiano, dell’omonima Azienda Vitivinicola,Alessandra Guerrini, nuovo direttore della Villa, il maestro Giuliano Vangi, pittore e sculture che ha realizzato la nuova etichetta del Doc, l’architetto Federico Fontana, direttore dei lavori di recupero di Villa della Regina.

Redazione

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