L’inquinamento e le verdi speranze della nostra Penisola

lafrecciaverde.it_ImageL’inquinamento in tutte le sue forme – acustico, atmosferico, ambientale – costituisce una delle piaghe maggiori del nostro tempo, soprattutto perché si è diffuso a macchia d’olio su tutta la terra, causando già ora ingenti ed irreparabili danni.

Tra le manifestazioni più deleterie dell’inquinamento globale c’è il surriscaldamento globale, ovvero l’aumento della quantità di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre, che da circa un centinaio di anni sta interessando tutto il pianeta blu. Dal momento che questo fenomeno è relativamente nuovo, e che i cambiamenti di questi anni interessano solo l’ultimo battito di ciglia della dell’intera storia del pianeta, è ancora prematuro fare pronostici precisi sull’influenza che avrà sul globo. Tra conseguenze dell’innalzamento globale delle temperature ci sono lo scioglimento dei ghiacciai, sia dei poli che montani, il buco nell’ozono, sconvolgimenti delle correnti marine (soprattutto calde, come la corrente del golfo) l’estinzione di animali e piante, la desertificazione, soprattutto nelle aree a clima sub-tropicale, l’eutrofizzazione, ovvero un aumento smisurato dei vegetali marini che portano ad una vasta moria di organismi marini.

Anche nella nostra Penisola si stanno manifestando gli effetti del riscaldamento globale: dopo un’estate molto lunga e calda ed un autunno altrettanto mite, l’inizio dell’inverno metereologico si prospetta all’insegna di temperature alte e repentini cambiamenti. Come conseguenza della grande stabilità atmosferica che sta caratterizzando l’Italia in questa prima parte del mese, si è verificato un sensibile peggioramento della qualità dell’aria, con una concentrazione di inquinanti e polveri sottili (PM 10, PM 2,5) in costante salita. I gas inquinanti stanno aumentando in molte città, e lo smog è divenuto l’attore principale delle scenografie natalizie. In molte città infatti si registrano più di 100 microgrammi di polveri sottili, una quantità che ha superato di più del doppio il limite imposto dalla legge di 50 microgrammi per metro cubo di polveri fini nell’aria (particolato).

In questi ultimi giorni tra le città e le regioni più inquinate troviamo la Lombardia, dove Milano e Monza si contendono il primato negativo, l’Emilia Romagna, regione in cui Ravenna e Reggio Emilia sono in lizza per la maglia nera, mentre nel Lazio la zona di Frosinone ha raggiunto picchi negativi con ben 178 microgrammi di particolato per metro cubo.

Ovviamente il parco macchine più vecchio d’Europa (età media della vettura 9,5 anni) e la forte presenza di auto datate e con tecnologie ampiamente superate, e quindi con un alto tasso di emissioni nocive, non aiutano certo il Belpaese nella lotta contro l’inquinamento.

Per cercare di porre rimedio a questa inquietante situazione, e poter dare qualche possibilità alle verdi speranze che sembrano muovere la popolazione, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha presentato a Parigi gli interventi del governo per ridurre, tra le altre cose, le morti premature provocate dallo smog. Nonostante la presenza di leggi apposite e degli ecoincentivi, in Italia sarebbero necessari maggiori provvedimenti concreti per velocizzare il passaggio dai motori tradizionali a quelli ecosostenibili, considerando la già diffusa presenza di siti internet che consentono di vendere la propria auto online. Grazie all’utilizzo di questi portali è molto più semplice liberarsi di un veicolo vecchio, per regalarsi una macchina nuova dalle belle e verdi speranze, possibilmente con emissioni nocive pari o comunque vicine allo 0.

Redazione

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