La Marcia Francescana sui Monti Sicani

Monti SicaniDal 25 al 31 luglio i Monti Sicani ospiteranno la XXXIII Marcia Francescana di Sicilia, l’iniziativa è proposta dagli Animatori dei Frati Minori d’Italia.

I partecipanti sono circa 150 e provengono da diversi parti del mondo. Nutrita la partecipazione cinese con ben 10 rappresentanti; sono presenti anche rappresentanti del continente africano.  Il raduno è fissato per giorno 25 luglio a Lercara Friddi.

Attraverso la Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci il gruppo raggiungerà Prizzi.

Il 27 luglio la Marcia proseguirà per Chiusa Sclafani, quindi, un percorso parallelo al fiume Sosio porterà i giovani francescani a Palazzo Adriano.

Il 29 luglio sarà la volta di S. Stefano di Quisquina, quindi Cammarata, ed infine Castronovo di Sicilia il primo paese dove i Francescani arrivarono in Sicilia, 1554. La Marcia proseguirà nei giorni successivi e porterà il gruppo fino ad Assisi.

La Marcia verso Assisi è una forte esperienza di vita con un programma impegnativo spiritualmente e fisicamente per ognuno dei partecipanti. È proposta ai giovani ed ha come meta la festa del Perdono D’Assisi. Soste e pernottamenti in alloggi di fortuna sono stati messi a disposizione da parrocchie, Conventi, scuole e comuni. Per Fra Antonino Catalfamo coordinatore nazionale: «Chi crede, cammina! Speranza e promessa per te che inizi questo pellegrinaggio, percorrendo la via della vita alla scoperta della verità, per riconoscere e credere all’amore di chi ti ha pensato da sempre. La marcia che oggi cominci a fare può segnare l’inizio di un cammino, del tuo cammino, che ti vuole portare a riconoscere la bellezza e la fragilità della tua creaturalità, fino a donarti, con il perdono, la dignità del figlio dell’Altissimo, che, con Francesco d’Assisi, inizierai a chiamare «Onnipotente bon Signore».

Troverai tanti giovani a camminare con te; troverai te stesso in cammino, come forse non credevi di essere, abbandonato al niente che di tanto in tanto sembra caratterizzare la tua vita; troverai un amico, un fratello…troverai. Il protagonista comunque sarai tu che, passo dopo passo, da una storia di colpa o di miseria, di blocco o di solitudine, scivolando nell’incontro con l’altro (e con te stesso), inizierai a lasciarti andare finalmente all’incontro con la persona di Gesù che nella sua parola, attraverso i sacramenti della Chiesa, ti condurrà a danzare con la tua vita l’opera della redenzione. Saranno giorni importanti nella misura in cui tu inizierai a coniugare la tua libertà con la responsabilità che questa ti richiede. Come il popolo di Israele che, attraversato il deserto e mangiata la manna, si è nutrito con i frutti della terra promessa (Gs 5,10-12), così anche tu, dopo aver riconosciuto il dono che il Signore vorrà farti in questa marcia, imparerai a nutrirti dei frutti della terra che avrai arato, coltivato, curato, innaffiato, protetto.

Ti aprirai allora alla gioia di condividere con chi cammina accanto a te i frutti del tuo lavoro e, se inizierai a vivere nella e della fede, oltre ai frutti imparerai a donare te stesso come Cristo ha donato se stesso a te. La fede è il dono che per te hanno chiesto i tuoi genitori il giorno del tuo battesimo; la fede, nel Signore morto e risorto nella tua vita, è il dono che puoi chiedere lungo il cammino per gioire pienamente, alla fine della marcia, baciando la soglia del luogo santo che il Signore ha indicato a Francesco perché ogni uomo conosca e creda all’amore misericordioso del Padre: la Porziuncola, la Sua e tua dimora».

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