Vicari celebra le sue dolci radici: successo per la presentazione del libro “Dolci tradizioni di Vicari” realizzato dalla Consulta femminile.

VICARI – Oltre cento persone hanno partecipato con entusiasmo alla presentazione del volume “Dolci tradizioni di Vicari”, tenutasi nell’iconica “Sala della Libertà – Cinema Teatro” della cittadina. Un evento sentito, autentico, reso ancora più caloroso dalla partecipazione attiva della Consulta femminile, rappresentata da più di quaranta donne in maglietta rosa, simbolo visibile di un progetto che unisce memoria, identità e orgoglio comunitario.

L’iniziativa, promossa dalla Consulta delle Donne di Vicari, è il frutto di un lavoro collettivo che ha impastato alimenti, ricordi, ricette, racconti e tradizioni. Il libro raccoglie 16 dolci tipici del territorio, ma soprattutto i gesti, le storie e i profumi di un tempo che ancora vivono nella memoria e nelle mani delle custodi dei saperi e dei sapori.

A portare i saluti istituzionali, il sindaco Antonio Miceli, che ha elogiato il valore sociale e culturale dell’opera, riconoscendo il contributo prezioso della Consulta femminile e della Consulta dei Giovani nel rendere più incisiva l’azione dell’Amministrazione.

L’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Umina ha condiviso l’entusiasmo e la soddisfazione per un’iniziativa che restituisce valore e visibilità al ruolo delle donne nella trasmissione delle tradizioni locali.

La presidente della Consulta, Lucia Calato, ha raccontato con emozione il lungo percorso che ha portato alla realizzazione del volume, ricordando le difficoltà incontrate — soprattutto per le variazioni delle ricette da una famiglia all’altra, da un quartiere all’altro — e sottolineando il forte spirito di collaborazione che ha animato tutte le partecipanti. Un lavoro nato dal desiderio di “custodire e tramandare una tradizione che ha il sapore dei ricordi di famiglia”, come recita l’introduzione del libro.

Presente anche l’onorevole Mario Giambona, deputato regionale, che ha ricordato l’importanza della Legge regionale 9 gennaio 2025 n. 1, art. 6 – comma 19, che prevede contributi straordinari per interventi e programmi a finalità sociale delle Consulte giovanili e femminili. “Donne e giovani rappresentano la speranza dei territori rurali che rischiano lo spopolamento — ha dichiarato — grazie a strumenti come questi è possibile trattenere le comunità e dare nuova vita alle tradizioni”.

Particolarmente toccante l’intervento del giornalista e scrittore Mario Liberto, che ha definito il libro “un patrimonio dolciario e culturale che rischiava di andare perduto”. “Viviamo in un tempo di decadimento culturale — ha detto — e oggi più che mai ricordare, documentare e tramandare è un atto rivoluzionario. In un mondo che tende a uniformare tutto, la tradizione diventa resistenza. E proprio nei territori rurali, come Vicari, le radici trovano terreno fertile per rigenerarsi.”

Liberto ha ricordato le parole dell’etnoantropologo Ernesto De Martino, che parlava della “Patria Alimentare”: un luogo simbolico dove i sapori diventano identità, dove ogni dolce è un frammento di storia e di appartenenza.

Il libro si apre con una doppia dedica: alle mamme, custodi pazienti delle ricette e dei gesti d’amore impastati con zucchero e farina; ai figli, a cui si affida il compito di scoprire e tramandare quell’arte della pasticceria che è molto più di cucina: è tempo condiviso, è legame, è memoria viva.

Ogni ricetta del libro è accompagnata da storie di famiglia, di vicinato, di feste patronali. Il testo non propone solo “come si fanno i dolci”, ma perché si facevano, quando e con chi. Da una sfincia alla cubbaita, ogni dolce racconta l’anima di Vicari, i suoi rioni, le zie acquisite, i segreti non detti ma tramandati nel silenzio complice delle cucine.

Il volume si propone così come un ponte tra generazioni, un invito a rimanere, a non dimenticare, a vivere la cultura non solo come passato, ma come strumento per dare senso al presente.

La manifestazione si è conclusa presso la Caffetteria nei pressi del Castello di Vicari, dove — dopo uno show cooking molto partecipato — si è passati alla degustazione delle leccornie vicaresi. Un momento conviviale che ha trasformato la presentazione in una vera festa del gusto e della memoria, dove il sapere è diventato sapore e la cultura si è fatta comunità.

“Dolci tradizioni di Vicari” è molto più di un ricettario: è un manifesto d’amore per le radici, per le donne, per i legami che fanno di un piccolo paese una grande storia.

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