Nuovo Sos per gli elefanti africani. Sono ben 18 i maxi-sequestri di avorio, di almeno 500 kg ciascuno, rilevati quest’anno, per un volume complessivo di 41,6 tonnellate, quota record degli ultimi 25 anni. I dati preliminari arrivano da Traffic, il network internazionale che effettua il monitoraggio del commercio di flora e fauna selvatica.
“Dal 2000 al 2013, i movimenti su larga scala di avorio sono stati costantemente in crescita in termini di numero di spedizioni e quantità di avorio venduto illegalmente” spiega Tom Milliken di Traffic, il programma del Wwf e dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn). “Il 2013 già rappresenta un aumento del 20% rispetto al precedente picco del 2011: siamo enormemente preoccupati” aggiunge Milliken.
Le rotte del commercio illegale di avorio si modificano nel tempo: negli ultimi due anni i trafficanti sembra stiano puntando su nuovi Paesi per far uscire la merce, come Togo e Costa d’Avorio, con Spagna, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Sri Lanka e Indonesia come nuovi Paesi di transito.
Fra le misure di emergenza prese dal recente summit di Gaborone, che ha riunito paesi africani e asiatici chiave per il commercio fuorilegge del nuovo “oro bianco”, c’è quella di classificare il traffico di fauna selvatica come un “crimine grave”.
Impegnata nella lotta a tutela degli elefanti e altre specie nel mirino dei bracconieri c’è anche l’Unione europea, che ha deciso di finanziare con 12,3 milioni di euro il programma di monitoraggio e risposta all’emergenza: Mikes