Lo Stretto di Messina, crocevia obbligatorio nella rotta migratoria di migliaia di uccelli (oltre 25.000 ogni anno), culla di almeno 32 specie diverse, tra le quali alcune rarissime o in via d’estinzione come l’aquila imperiale, il falco della regina o la cicogna, rappresenta un patrimonio faunistico che merita di essere preservato. Per questo motivo, da qualche mese, l’ex fortezza militare di Colle San Rizzo è stata trasformata dall’azienda regionale Foreste demaniali in un ospedale per volatili. Il centro di recupero della fauna selvatica, gestito dall’Associazione mediterranea per la natura, si occupa della cura, riabilitazione e reimmissione in natura di uccelli feriti da bracconieri o affetti da patologie.