I gas dal cuore della Terra dietro le grandi estinzioni


Sarebbero stati i gas emessi prima di alcune grandi eruzioni la causa di molte estinzioni di massa e non, come finora ipotizzato, le eruzioni stesse. Lo studio realizzato dal centro tedesco di ricerca di geoscienza Helmholtz e pubblicato su Nature analizza in particolare la catastrofe del Permiano di circa 250 milioni di anni fa che portò alla scomparsa di circa il 96% di tutte le specie viventi.

I movimenti della crosta terrestre e del mantello, lo strato immediatamente inferiore, hanno plasmato nel corso degli anni l’aspetto del nostro pianeta condizionando l’evoluzione dei viventi attraverso eventi anche disastrosi. Il gruppo di ricercatori guidato da Stephan Sobolev si è concentrato in particolare nello studio della Grande provincia ignea della Siberia, un enorme blocco lavico esteso circa sette volte la superficie dell’Italia.

Già da tempo le ricerche avevano rilevato come queste spettacolari manifestazioni vulcaniche fossero in qualche modo legate alle catastrofi ambientali anche se quest’ultime risultavano inspiegabilmente precedere le eruzioni. La ricerca tedesca ha spiegato con un modello termomeccanico che le emissioni di CO2 (anidride carbonica) e HCl (acido cloridrico) che hanno preceduto questi eventi sono stati in grado di provocare da soli le estinzioni di massa.

I dati presentati indicano che il grande pennacchio di materiale lavico proveniente dal mantello responsabile della provincia siberiana entrò in contatto con una grande percentuale di crosta oceanica. Un mix letale che permise la liberazione di una quantità di gas, molto più grande di quanto finora previsto, che ha provocato la scomparsa di quasi tutti gli esseri viventi, un evento noto oggi come estinzione del Permiano-Triassico.

Fonte: Ansa

Redazione

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