Creare le condizioni di “una nuova primavera per le api” grazie ad una reale presa di coscienza del dramma che colpisce milioni di esemplari in Europa e nel mondo: ogni anno infatti si assiste alla moria fino al 30% delle colonie, con un impatto negativo non solo sull’ambiente ma anche sulla sicurezza alimentare, in quanto sono le api a garantire la riproduzione di più dell’80% delle specie vegetali. L’impegno é stato assunto da rappresentanti delle istituzioni, organizzazioni internazionali e dagli stessi apicoltori riuniti a Bruxelles per la terza edizione della settimana europea delle api e della impollinazione, svoltasi sotto il patrocinio dell’eurodeputato francese Ppe, Gaston Franco. Presente anche il principe Alberto secondo di Monaco la cui fondazione lavora per la protezione della biodiversità, in particolare quella delle api selvatiche.
Dal confronto svoltosi nella sede del Parlamento europeo, é emersa la necessità di “attuare delle vere oasi di biodiversità, delle riserve di polline e di nettare per soddisfare i bisogni alimentari delle api e mantenere le loro difese immunitarie”. Altro elemento sottolineato dai lavori “é il legame essenziale tra scienza e politica affinché le decisioni siano prese sulla base di dati scientifici”. Noi sappiamo – ha spiegato Gaston Franco – “che le causa della mortalità elevata delle api dipende da più fattori: parassiti, malattie, cattive pratiche nel settore dell’apicoltura e dell’agricoltura, ma anche da alcuni pesticidi senza dimenticare le carenze alimentari”. Si tratta ora, “di fare una gerarchia di questi fattori per prendere le buone decisioni politiche”. Non solo.
Il commissario europeo alla sanità Tonio Borg, intervenendo ai lavori ha annunciato per la prossima settimana una nuova conferenza sulla salute delle api allo scopo di promuovere il dialogo, il trasferimento delle conoscenze e un approccio di lotta integrato a livello europeo. Del resto, la stessa Autorità per la sicurezza alimentare nell’Ue (Efsa), dopo avere analizzato circa 250 progetti di ricerca europea sulla salute delle api nel 2012 e nel 2013, ha lanciato un appello urgente affinché “gli sforzi di ricerca siano meglio coordinati” per realmente fare avanzare le conoscenze e lottare per la salvezza delle api e per la nostra biodiversità.