Il tonno rosso si salverà solo se si manterrà un approccio “altamente cautelativo”. E’ l’invito che il Wwf rivolge ai delegati che saranno presenti a Genova dal 10 al 17 novembre per la riunione straordinaria dell’International commission for the conservation of atlantic tunas (Iccat).
“Gli sforzi straordinari compiuti dall’Iccat – ha spiegato il presidente di Wwf Italia, Donatella Bianchi – che hanno determinato l’iniziale ripresa dello stock di tonno rosso del Mediterraneo e dell’Atlantico Orientale, tuttavia, senza un sistema di tracciabilità perfettamente funzionante, potrebbero essere messi a repentaglio. Dobbiamo usare la massima cautela”.
Secondo il Wwf, sussistono ancora “delle carenze nel sistema di tracciabilità delle attività di pesca a questa specie, che potrebbero consentire la presenza di tonni sul mercato provenienti da pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata”.
Per questo l’associazione ambientalista proporrà alla riunione straordinaria dell’Iccat di “modificare il certificato di tracciabilità Bluefin Tuna Catch Document (Bcd) e promuovere tutte le azioni che possano garantire la reale tracciabilità del pescato”, perché, secondo un recente studio, commissionato dallo stesso Wwf, il Bcd “mostra carenze tecniche che rischiano di permettere l’immissione sul mercato di pescato illegale”.
I segnali di ripresa, secondo l’associazione, hanno indotto alcuni stakeholders a chiedere che le misure adottate siano messe in discussione riducendone la severità. Per questo “Se non si agirà con la necessaria cautela – ha concluso il Wwf – si rischia di mettere a repentaglio il trend di recupero dello stock a cui stiamo assistendo”.