La dieta mediterranea fa bene e allunga la vita



L’allungamento della vita di 2-3 anni per effetto della dieta mediterranea verificato da una ricerca svedese trova conferma pratica tra gli italiani che hanno una speranza di vita alla nascita tra i primi nel mondo con una media 78,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il risultato di una ricerca svedese che per quaranta anni ha monitorato la dieta di migliaia di settantenni della provincia di Goteborg. Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati – precisa la Coldiretti – un elisir di lunga vita per gli italiani. Ma il futuro è preoccupante per effetto soprattutto del progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate da parte delle giovani generazioni. Ben il 34 per cento dei piccoli cittadini italiani di 8 e 9 anni è lontano dal peso forma: oltre un milione è sovrappeso (22,1 per cento del totale) e 400mila (11,1 per cento) sono obesi, secondo il monitoraggio effettuato dal progetto “Okkio alla salute”. Dall’indagine – conclude la Coldiretti – è emerso che il 23 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e che il 48 per cento assume quotidianamente bevande zuccherate e gassate.

E sempre a proposito di cibo, le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg in occasione del bilancio delle attività svolte dai Nuclei Antifrodi Carabinieri (Nac), anche a Natale. Alla domanda su quali fossero le frodi più gravi – rileva la Coldiretti – il 60 per cento dei cittadini ha indicato quelle alimentari poiché possono avere effetti sulla salute, al secondo posto (40 per cento) vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26 per cento degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25 per cento). Le frodi a Natale sono – continua la Coldiretti – un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti anche a Natale. Occorre diffidare – precisa la Coldiretti – delle offerte esagerate come quelle per l’olio di oliva che viene venduto a prezzi stracciati sugli scaffali che non riescono a coprire neanche i costi della raccolta delle olive. La credibilità conquistata dagli agricoltori italiani nel garantire la qualità delle produzione è – conclude la Coldiretti – un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia acquisita nelle campagne per fare affari.

Fonte: Asterisco Informazioni

Redazione

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