Svelata l’origine dei misteriosi monti Gamburtsev sepolti sotto i ghiacci dell’Antartide. La catena montuosa, grande quanto quella delle Alpi, ma nascosta sotto tre chilometri di ghiaccio, si sarebbe formata grazie a una sequenza di eventi avvenuti nell’arco di un miliardo di anni e ricostruiti su Nature da uno studio internazionale coordinato dal geofisico genovese Fausto Ferraccioli del British Antarctic Survey.
L’origine dei monti Gamburtsev ha rappresentato un vero e proprio rompicapo per i geologi fin dal momento della loro scoperta, avvenuta per caso nel 1958 ad opera di un gruppo di ricercatori sovietici. Montagne cosi’ alte, che normalmente nascono dalla collisione tra due placche tettoniche, non dovrebbero infatti trovarsi nel mezzo di un continente cosi’ antico. Per fare luce sulla questione e’ stata organizzata una spedizione internazionale formata da esperti provenienti da sette nazioni, che hanno sorvolato l’area armati di radar, magnetometri e misuratori di gravita’.
Dall’analisi dei dati raccolti, i ricercatori hanno dedotto che una collisione fra continenti, avvenuta un miliardo di anni fa, avrebbe fatto ammassare le rocce piu’ antiche di questi monti, causando un ispessimento della crosta terrestre alla loro base che si sarebbe conservato mentre la catena montuosa veniva col tempo erosa. Circa 250-100 milioni di anni fa, al tempo dei dinosauri, i movimenti della crosta terreste avrebbero causato un nuovo innalzamento dei monti. Fiumi e ghiacciai avrebbero poi scavato profonde vallate creando uno spettacolare paesaggio molto simile a quello alpino, preservato poi dall’erosione grazie alla copertura della calotta di ghiaccio dell’Antartide, che si e’ formata 34 milioni di anni fa e si estende per 10 milioni di chilometri quadrati.
Fonte: Ansa