Morto un cane se ne clona un altro: per sostituire l’insostuibile “Trouble” la statunitense Danielle Tarantola ha investito 50mila dollari perché un laboratorio sudcoreano clonasse il Dna dello scomparso producendo, nell’ottobre scorso, “Double Trouble”.
Come spiega il quotidiano britannico The Times la vicenda non finisce qui, dato che “Triple Trouble”, nato nel novembre scorso, è già in viaggio verso New York. Non si tratta di un caso isolato: diversi proprietari di cani hanno ingaggiato i servigi della Sooam Biotech Research Foundation, di proprietà del genetista Hwang Woo Suk. Hwang venne peraltro licenziato dall’Università di Seoul per aver annunciato la (falsa) clonazione di cellule staminali umane, ma ha avuto maggiore fortuna con i cani e il suo primo esperimento riuscito nel campo risale già al 2005.
Il fatto di avere un uguale Dna non garantisce certo di ottenere una copia perfetta dell’originale (come provano i fratelli gemelli): a parte il fatto di essere nati da madri diverse (il cui Dna presiede alle prime fasi di sviluppo dell’embrione) anche l’esperienza ambientale è irripetibile, ma Tarantola è soddisfatta del risultato e – in possesso del Dna originale – ha dichiarato che se necessario non avrà esitazioni nel fare di nuovo ricorso alla clonazione.
Fonte: TMNews
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