Finalmente si torna a fare la spesa con le sportine biodegradabili, oppure di carta, o meglio ancora le belle e tradizionali borse in tessuto. La norma è passata in consiglio dei ministri, con l’approvazione del cosiddetto decreto milleproroghe. Banditi i sacchetti di plastica dal primo gennaio prossimo, una norma ampiamente attesa, già slitatta di un anno, infatti, doveva entrare in vigore all’inizio del 2010). Meglio tardi che mai! Il provvedimento, come sempre in Italia, oltre a cambiare un’abitudine ormai decennale della nostra vita quotidiana, pone in contrasto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, le associazioni ambientaliste e dei consumatori, con le critiche che arrivano dalle associazioni dei commercianti, in particolare da Federdistribuzione, che lamentano la mancanza di una regolamentazione sulla fase di transizione.
“Secondo i dati forniti da Coldiretti, gli italiani sono fra i massimi utilizzatori europei di shopper in plastica, ne consumano mediamente quasi 400 a testa ogni anno, per un totale di circa 25 miliardi di buste. Quasi il 30% di questi sacchetti diventa rifiuto, e per smaltirli ci vogliono circa 200 anni. Per non parlare dell’impatto ambientale che hanno, per esempio, i sacchetti che finiscono in mare, causa di morte anche per delfini, balene, foche, tartarughe marine. Insomma, i sacchetti di plastica sono altamente inquinanti”.Questi dati, naturalmente, fanno capire l’importanza e la necessità dell’iniziativa legislativa che mira a limitare di compromettere l’intero sistema globale ambientale.