Riconoscimento dell’Accademia Epulae all’azienda agrituristica “Casale di Riena”

Il primo riconoscimento siciliano dell’Accademia Internazionale Epulae è stato consegnato dal vice presidente nazionale Mario Liberto, all’azienda agrituristica Casale di Riena, di Alessandro Scramuzza,  nel corso del cenone di S. Silvestro 2010.  Una serata memorabile con la presenza di quasi tutta la dirigenza del convivio siciliano. La cena debitamente ideata dallo chef Giusy Lo Bianco, che nonostante la sua giovane età ha capacità per diventare una grande cuoca. Per l’occasione ha preparato dei piatti tra innovazione e tradizione riproponendo una rivisitazione della cucina territoriale. Cucina femminile dai sapori più delicati, meno evanescenti e maggiormente legati alla genuinità, ma anche  sobria, insomma, più materna. La preparazione degli antipasti ha riguardato: terrina dì manzo affumicato, misticanza in agrodolce in cruditè di carciofi, porchetta dì maialino nero, tortino di melanzane, funghi, olivette, peperoni, formaggi, pomodoro secco, caponata, focaccine con salsiccia, arancinette, panelle, crostini, sfincionetto. I due primi ha preparato: Chicchi dì Carnaroli al salmone e gamberetti entusiasmati agli asparagi, mezze penne dì pasta fresca ripiene dì affumicato con pesto dì pistacchio e pomodoro candito. I secondi: Filettino dì maialano in crosta dì funghi e pasta sfoglia, costolette dì agnello panato al timo e odori selvatici, spinaci gratinati al forno,  tortino dì patate in crosta dì radicchio. Dessert: Tortino caldo al cioccolato su zabaione dì Pantelleria  Pandoro glassato. Il vino accostato è stato un elegante Nero d’Avola seguito da uno spumante secco italiano. L’animazione è sta assicurata da Pietro Giovanna La Rosa e dalla cantante folk Patrizia Genova.

Il “Casale di Riena” è ubicato nel cuore della Sicilia, in un’ area che per secoli è stato il territorio dei Sicani, il popolo più antico dell’isola.

Il Casale, per tanto tempo dimenticato, è tornato a rivivere grazie all’iniziativa dell’imprenditore agricolo Alessandro Scramuzza, un geometra innamorato dell’agricoltura. La sua è stata una scommessa. Erede di un rilevante patrimonio fondiario ha deciso di investire sulla sua azienda. Il “Casale di Riena”, otto camere dotate di tutti i confort, sala pranzo, sala lettura, salotto, ecc., esternamente spiazzali immensi che si alternano ad aiuole, insomma, una vera masseria tipica siciliana si propone come il luogo ideale per chi vuole conoscere la Sicilia dell’entroterra siciliano.

La piscina, immersa tra ulivi secolari e verdeggianti prati, riflette i raggi di sole che verticalmente si proiettano sul fondo dell’azzurra vasca.

Più in là, si sentono nitrire i piccoli cavalli di razza Sanfratellana, intelligentemente sistemati all’interno della nuovissima scuderia, che aspettano di essere cavalcati.

Il bosco circostante, con le variegate essenza forestali, offre dei percorsi pieni di sorprese, tra funghi, erbe e frutti selvatici. Spetta a te decidere. Percorrerlo a piedi, a cavallo o con la mountain bike.

Per gli amanti della serenità, un laghetto pieno di pesci, consente di trascorrere delle gradevoli e rilassanti giornate a pescare. Ma non è tutto. L’azienda è posta ad un tiro di schioppo dalla Riserva naturale orientata di Monte Carcaci. L’azienda è a pochi chilometri dalla città di Corleone, ed inoltre Lercara Friddi, Castronovo di Sicilia, Filaga, Palazzo Adriano, Vicari, Cammarata, S. Giovanni Gemini e Prizzi fanno da corollario alla azienda agrituristica.

Cittadine ricche di storia, di tradizione, di cultura che spettacolarmente conservano la vita e lo stile di una Sicilia raccontata magistralmente da Andrea Camilleri e fatta rivivere dal suo personaggio il commissaro Montalbano.

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