Prove generali per le serre spaziali


Prove generali per coltivare piante nello spazio: serre ‘spaziali’, insieme ad altre soluzioni, sono allo studio presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Torino dove si pensa a come creare ambienti artificiali che possano garantire la sopravvivenza degli astronauti delle future lunghe missioni.

Per la lunga durata delle missioni spaziali i sistemi di supporto alla vita richiederanno non solo un alto grado di chiusura dei cicli di rigenerazione dell’ossigeno e dell’acqua, ma anche una progressiva autosostenibilità dal punto di vista alimentare. Le piante, prima fonte di cibo, spiegano gli esperti di Thales Alenia Space, sarebbero inoltre necessarie per sostenere gli aspetti psicologici, per la depurazione delle acque reflue, per la rimozione di anidride carbonica e produzione di ossigeno.

Sulla base anche dell’esperienza accumulata durantela progettazione e l’integrazione della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), nell’azienda si sta lavorando a un programma di ricerca e sviluppo incentrato sulla rigenerazione di risorse vitali e la produzione di cibo, utilizzando quanto più possibile le risorse disponibili. In quest’ambito, per esempio si lavora alla rigenerazione dell’acqua con tecniche di multifiltrazione e assorbimento e a processi di ossidazione fotocatalitici ed elettrochimici. Per la rimozione dei gas contaminanti in traccia sono studiati sistemi di assorbimento e fotocatalisi. Il recupero dei rifiuti è coperto da un sistema di liofilizzazione. In ambito della produzione del cibo sono stati sviluppati prototipi di ‘serre’, ossia camere di crescita per la coltivazione delle piante in diverse condizioni ambientali.

Fonte: Ansa

Redazione

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