Il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e quello del Prosecco doc hanno ribadito al Parlamento Europeo la necessita’ di dire no alla liberalizzazione degli impianti viticoli, prevista dal 2015 e, nell’occasione, hanno anche chiesto un nuovo impegno al Ministro e all’intergruppo del Parlamento Europeo per difendere il prosecco.
E’ dal marzo 2011 che i tre Consorzi hanno iniziato un lavoro di lobby per chiedere al Parlamento Europeo di tutelare con forza a livello internazionale questo prodotto.
Il primo risultato e’ stato il riconoscimento negli Stati Uniti, principale mercato di destinazione del vino italiano, della parola prosecco come vino esclusivamente Doc e Docg prodotto in Italia. Per conoscere questa realta’, a maggio e’ prevista la visita dell’Intergruppo Vino del Parlamento Europeo nell’area del Prosecco.
Grazie alla legge europea, nei paesi della Comunita’ le imitazioni sono perseguibili per vie legali, nei paesi terzi, invece, questo e’ subordinato ad accordi bilaterali tra la Comunita’ Europea e le singole nazioni.
Quanto al Brasile, il Consorzio sta lavorando perche’ si possa bloccare la produzione ma il primo successo e’ che il Prosecco brasiliano non puo’ piu’ fare ingresso in Europa e negli USA.
La dimostrazione e’ venuta dalla recente fiera tedesca ProWein, dove il numero dei prodotti di imitazione si e’ drasticamente ridotto e sara’ presto destinato a sparire.