Pronta mappatura che valorizza vitigni autoctoni nel Veneto



Con decreto del responsabile della Direzione Competitività Sistemi Agroalimentari della Regione, è stata ripristinata la classificazione delle varietà di viti di uva da vino ammesse alla coltivazione nelle sette Province del Veneto.

“Non è un semplice atto burocratico – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – perché con quel provvedimento viene fatta una sorta di mappatura ordinata, con la quale vengono specificate le tipologie di uva da vino delle quali si autorizza la coltivazione in ogni Provincia del territorio regionale, con l’obiettivo di assicurare ad un tempo innovazione e tutela delle tradizioni per quanto riguarda la produzione di vini di qualità del Veneto”.

“A questo riguardo – ha precisato Manzato – voglio sottolineare i confini di coltivazione della varietà “Moscato giallo”, che riguarda le Province di Padova, Vicenza e Verona. In questi territori provinciali il vitigno ha storicamente trovato uno dei suoi ambienti di coltivazione ideale. In provincia di Padova il Moscato Giallo è diventato un “must”, che si è guadagnato dalla vendemmia dello scorso anno, meritoriamente, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita come ‘Colli Euganei Fior d’Arancio’.

Nell’areale euganeo questa varietà presente da secoli ha conosciuto un crescente sviluppo soprattutto negli ultimi due decenni e viene coltivata su superfici individuate in zone particolari, destinate ad ottenere una tipologia di vino pressoché unica”.

“Poiché vogliamo caratterizzare in misura sempre maggiore le nostre produzioni tipiche e difenderle da possibili imitazioni – ha concluso Manzato – come
Regione abbiamo ritenuto indispensabile confermare le attuali limitazioni e salvaguardare i prodotti autoctoni”. Il decreto verrà pubblicato nel Bollettino
Ufficiale della Regione Veneto.

Fonte: Asterisco Informazione

Redazione

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