Per i pescatori italiani è operativa la licenza a punti, il nuovo sistema previsto dalle normative europee per contrastare la pesca illegale. Una norma contro la quale, nei mesi scorsi, si era mobilitato l’intero settore ittico con tensioni in molte marinerie. Il sistema interessa pescherecci e comandanti delle navi che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’8 Maggio 2012 dei decreti attuativi, non saranno soltanto multati in caso di infrazione, ma vedranno aumentare i loro punti sulla licenza.
Al contrario di quanto acceda per la patente automobilistica, il patentino viene sospeso quando si arriva a quota 90, con ritiro della licenza. Una norma che non piace alle organizzazioni italiane di settore. Ogni volta che si commette un’infrazione, spiega Federcoopesca, è prevista una sanzione per il comandante responsabile delle operazioni a bordo e per l’armatore titolare della licenza di pesca.
Per la piccola pesca, dove le figure del comandate, dell’armatore e del proprietario spesso coincidono, c’è il rischio che uno stesso soggetto veda assegnarsi una tripla penalizzane per la stessa trasgressione.
Quanto alle infrazioni previste dal nuovo sistema, sono 12 ognuna con diverse penalità. Si va dalla pesca di esemplari sottotaglia che vale 5 punti, al non rispetto della distanza minima dalla costa (6 punti), all’utilizzo di reti o attrezzi non regolamentari (4 punti); una volta raggiunta quota 18, la licenza di pesca viene sospesa da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 2 mesi; per poter cancellare i punti, l’unico modo è non commettere infrazioni gravi per tre anni.
Lega pesca ricorda che sono diversi gli aspetti critici dell’intero sistema, aspetti oggi al vaglio di un tavolo permanente istituito in risposta alle sollecitazioni delle associazioni presso il ministero delle Politiche agricole, soprattutto per quanto riguarda le questioni del sottotaglia e le sanzioni per le irregolarità sulla trasmissione dei dati sulle catture, che prevedono adempimenti complessi e di difficile applicazione, non solo per gli operatori, ma anche per l’amministrazione e le Autorità di controllo.
Secondo Federcoopesca, la licenza a punti rischia di svalutare il mercato della vendita dei pescherecci, oltre 13mila imbarcazioni, perché al momento del passaggio si cede anche la licenza di pesca che, se penalizzata, vale di meno. Pollice verso anche per la Lega Pesca, secondo cui si tratta di una norma di difficile applicazione e percepita dalla categoria come punitiva, ispirata ad una aprioristica presunzione di colpevolezza che non giova alla condivisione e al rispetto della legalità.