Ministero Ambiente: in lavorazione d.l. su Aia, rifiuti, amianto e assunzione personale

Il ministero dell’Ambiente sta lavorando ad un decreto legge che al momento, precisa, è “solo una prima raccolta di idee”. Il documento di 44 pagine ha 16 articoli riguarda, tra l’altro, Autorizzazione integrata ambientale (Aia), rifiuti, amianto e anche l’assunzione di personale.

ministero dell'ambienteNo a poteri sindaco su industrie insalubri. ”Il sindaco non potrà esercitare i poteri in materia di industrie insalubri” perché ”la valutazione degli aspetti rilevanti” per l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), ”compresi quelli sanitari”, viene svolta dalla commissione Aia in cui saranno presenti due componenti in più nominati dal ministero della Salute, prevede la bozza del decreto. Tra le altre cose, si legge nella relazione illustrativa, il Dl ”ridefinisce le competenze tra Stato e regioni per gli impianti soggetti ad Aia” con l’obiettivo di ”ampliare le attuali competenze statali rispetto ad alcune categorie di impianti di particolare rilievo”. Quest’ultima modifica – viene stimato – porterà a un aumento ”di circa 340 installazioni soggette ad Aia statali”, oltre alle attuali che sono 180. La composizione della commissione Aia passerà da 23 a 25 membri di cui due saranno nominati dal ministero della Salute. Non è più prevista la partecipazione degli esperti di nomina regionale, provinciale e comunale. Inoltre per gli impianti statali la Valutazione impatto ambientale (Via) ”non avrà più valore di Aia”. Viene poi stabilito ”un contributo di garanzia a carico dei gestori” che è destinato ”a confluire in un apposito Fondo” presso il ministero dell’Economia per esser ”utilizzato dalle regioni” per attuare ”misure di ripristino ambientale” nel caso ci sia un ”inquinamento significativo” del suolo e delle acque riconducibile all’impianto.

Target differenziata rifiuti slitta a 2017. ”Deve essere conseguito entro il 31 dicembre 2016 un obiettivo minimo di riciclaggio e recupero di rifiuti urbani e assimilati non inferiore al 65%”, con un ”obiettivo minimo di raccolta differenziata del 50%”. Così la bozza del decreto Ambiente che, pur essendo ancora allo studio, dovrebbe presto finire all’esame del Consiglio dei ministri. Per i target sulla raccolta dei rifiuti, il decreto opera in sostanza uno slittamento dei termini, già scaduti il 31 dicembre 2012, a inizio 2017; slittamento ”necessario per adeguare il dato normativo al dato reale e per evitare che i comuni incorrano nelle sanzioni correlate al mancato raggiungimento” degli obiettivi. Inoltre la modifica fa anche riferimento agli ultimi dati sulla raccolta differenziata da cui si vede come i target previsti dalla normativa non siano stati raggiunti ”in modo omogeneo sul territorio nazionale”. La percentuale media nazionale di differenziata è al 39,9%. In questo modo, con il ”differimento”, si spiega nella relazione illustrativa, sarà possibile ”una migliore programmazione degli interventi” con risvolti sia occupazionali che economici.

268 nuove assunzioni per ministero. Il ministero dell’Ambiente potrà assumere nuovo personale a tempo indeterminato ed incrementare i ruoli dirigenziali per rafforzare la struttura. Secondo il decreto sono ”incrementate di 18 posizioni dirigenziali di livello non generale e di 250 unità di personale non dirigenziale”; vengono poi istituiti appositi ruoli tecnici e altre assunzioni per personale ”con particolare specializzazione” nelle materie di competenza del ministero. Nella relazione tecnica al provvedimento si legge che sono previste ”procedure concorsuali miranti ad assumere qualificato personale di ruolo, ampliando la dotazione organica per un costo totale medio annuo di circa 9.996.000 di euro”. Per via dei tempi tecnici per effettuare le procedure concorsuali, spiega la relazione tecnica, le assunzioni “non potranno verosimilmente essere effettuate prima del mese di ottobre”.

Programma straordinario bonifica amianto. Un ”Programma di finanziamento straordinario per l’amianto per il periodo 2015-2035” per ”concorrere alla tutela e alla salvaguardia della salute e dell’ambiente” prevede la bozza del decreto Ambiente. Questo Programma – si legge nella relazione illustrativa al provvedimento – intende ”attraverso misure straordinarie promuovere e sostenere la bonifica dei beni e delle aree contenenti amianto”; si aggiunge al ‘Piano Amianto’ già esistente e ”consente ai presidenti delle Regioni, in qualità di commissari straordinari del governo, di contrarre mutui per finanziare interventi di bonifica dall’amianto”.

La copertura delle rate di ammortamento dei mutui, per il triennio 2015-2017, è pari a circa 5 milioni di euro annui ed è assicurata dalle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità 2015 in fondo speciale del ministero dell’Ambiente. C’è spazio anche per un ”Programma di finanziamento straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico con particolare riferimento alle aree metropolitane per il periodo 2015-2045”. E’ previsto ”l’impegno di complessivi 1,3 miliardi a valere sulle risorse dello Stato, delle Regioni e dell’istituto finanziatore e di eventuali soggetti privati”. Vengono previste anche risorse per 10 milioni per il 2015 per la rimozione e la demolizione da parte dei comuni di opere ed immobili realizzati abusivamente nelle aree classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. Infine il decreto autorizza, entro il 30 giugno 2015, il ministro dell’Ambiente a stipulare una ”transazione” con la società Syndial spa per la bonifica e la riparazione del danno ambientale nel sito inquinato di interesse nazionale di Pieve Vergonte.

Fonte ANSA

Redazione

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