Danni per oltre 500 milioni di euro all’agroalimentare italiano (dal campo ai trasporti, al dettaglio), che rischiano di crescere ulteriormente viste le pessime previsioni del tempo dei prossimi giorni. Solo per il settore dell’agricoltura le conseguenze delle abbondanti nevicate e del gelo polare sono drammatiche.
Un “colpo” da 250 milioni di euro, tra coltivazioni distrutte e merce deperibile non trasportata, aziende e strutture (serre, cascine, magazzini, stalle, macchinari) danneggiate, animali morti, terreni e strade di campagna devastati. E’ questo l’ultimo bilancio stilato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha rinnovato l’invito per l’immediata dichiarazione dello stato di calamità naturale per le zone colpite.
Al momento, a causa dell’ancora difficile circolazione su strade e autostrade, – ricorda la Cia – si registra una diminuzione tra il 30 e il 40 per cento delle consegne dei prodotti deperibili (come verdure, ortaggi, frutta, latte, uova e carne) dalle imprese agricole ai mercati all’ingrosso e, con il peggiorare della situazione meteorologica, si preannuncia un ulteriore drastico taglio.
Tutta l’agricoltura italiana -avverte la Cia- vive, a causa degli effetti dell’eccezionale ondata di maltempo, una fase estremamente critica. Secondo un primo monitoraggio, sono più di 50 mila le aziende agricole che hanno subito danni, mentre oltre 5 mila ancora non riescono a svolgere la regolare attività.
I danni sono ingenti. Per questo motivo è necessario che le autorità competenti si muovano al più presto nel dichiarare lo stato di calamità naturale. Il tutto per intervenire concretamente e in tempi rapidi a sostegno degli agricoltori, molti dei quali hanno perso gran parete del loro lavoro.
Intanto, è indispensabile -conclude la Cia- che per le aziende situate nelle zone agricole devastate dal maltempo vengano rinviati tutti i pagamenti, dai mutui ai tributi, ai contributi previdenziali.
Fonte: Cia – Confederazione Italiana Agricoltori