L’agricoltura dell’Emilia Romagna s’incontra a Faenza

A metà marzo al Centro Fieristico la Mostra dell’Agricoltura, il Mo.Me.Vi. e il Mercato dei Contadini. Oltre alla parte espositiva, laboratori e seminari

L’Emilia Romagna, come si sa, è una regione dalla forte vocazione agricola. Ecco allora che eventi fieristici che prendono vita sul territorio e rivolti a questo comparto produttivo acquisiscono un valore del tutto particolare. Non è quindi un caso che a Faenza in questo 2011 prendano vita addirittura la 74a edizione delle Mostra dell’Agricoltura e il 35° Mo.Me.Vi., dedicato alle meccanizzazione in vitivinicoltura.

L’appuntamento è fissato nei giorni 11, 12 e 13 marzo al Centro Fieristico Provinciale di Faenza (RA) in via Risorgimento.

La Mostra dell’Agricoltura è da sempre un appuntamento di settore molto atteso perché il visitatore può trovare una ricca varietà di artigiani e produttori di mezzi e servizi che calibrano il proprio lavoro sulle esigenze specifiche di ogni agricoltore. La notorietà del Mo.Me.Vi. risiede invece nel fatto che per prima, nei lontani anni ’70, ha sviluppato a livello nazionale il concetto di filiera, partendo cioè dal vigneto e dalle sue esigenze, per arrivare alla bottiglia di vino.

Ai due settori tradizionali della fiera, si affianca già da qualche tempo il Mercato dei Contadini, dove le aziende multifunzionali della provincia di Ravenna sono presenti per proporre prodotti e servizi che arricchiscono il panorama agricolo locale. Una vetrina dei valori del territorio rurale romagnolo, implementata da laboratori di cucina tradizionale (quest’anno per la prima volta  rivolti anche ai bambini) e seminari specializzati.

Ogni anno con l’organizzazioni degli eventi legati al mondo dell’agricoltura, Faenza Fiere esplora e propone agli operatori del settore le possibilità, alternative o complementari, per fare reddito in un settore, quello agricolo, che non sta attraversando un periodo economico favorevole e che, in taluni casi, ha perso anche stimoli e identità. Dall’agri-asilo alla coltivazioni di vecchi grani (Andriolo della Montagna Faentina e Calbigia Rossa di Faenza) o piante da frutto (le pere Cocomerina, Spadoncina e Volpina, la pesca Bella di Lugo o il cocomero di Bagnacavallo), fino alla valorizzazione delle vecchie razze di animali romagnole ne sono solo alcuni esempi, prendendo spunto anche dall’esperienze maturate in questa direzione in altre zone d’Italia.

Su questi argomenti sabato 12 marzo alle ore 15.30 si svolgerà nella Sala Convegni A. Zanelli del Centro Fieristico il seminario Dalle vecchie varietà tradizionali romagnole, a possibili nuovi presidi Slow Food per lo sviluppo del territorio rurale”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Slow Food Emilia-Romagna.

Intervengono: Francesca Baldereschi (Slow Food Italia) che parlerà dei Presìdi Slow Food: cosa sono, come si avviano e come si costruisce la rete con i consumatori, con approfondimento sui presìdi romagnoli; Carlo Bazzocchi (agronomo, consulente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità) che illustrerà come si seleziona un presidio Slow Food: i cinque criteri e prerequisiti per avviare un progetto di presidio; Stefano Tellarini (agronomo, esperto di vecchie varietà) che racconterà alcune delle più affascinantitra le vecchie varietà romagnole per lo sviluppo locale; Antonio Venturi (Dirigente Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale Provincia di Ravenna) che concluderà il convegno parlando dei fondi utilizzabili direttamente o indirettamente per la costruzione di presìdi Slow Food nellattuale piano di sviluppo agricolo regionale 2007 – 2013 e considerazioni sul prossimo 2014 – 2020.

Sempre sabato 12, alle 14.30 prenderà vita il laboratorio di cucina per adultiI pani della tradizione romagnola: pane, piadina, focaccia e piadina fritta”, realizzato in collaborazione con A.R.V.A.R.  (Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole) e Roberto Giorgetti del ristorante “Gianòla” a Bellaria (RN).

In questa occasione sarà preparata e cucinata la pizza fritta, una delizia che solo  in pochi sanno fare meravigliosamente croccante esternamente e soffice all’interno. Giorgetti parlerà anche del pane e della focaccia che, tuttavia per i lunghi tempi di lievitazione e per le lavorazioni ripetute, non si possono realizzare nel corso di laboratorio.

Nei tre giorni di fiera il visitatore potrà anche acquistare direttamente dal produttore: salumi, formaggi, piadina romagnola, frutta, verdura, marmellate, mieli, vini, aceti e altri prodotti tipici, piantine da giardino e da orto.

Altri appuntamenti in programma nell’ambito della Fiera.

Venerdì 11 marzo, ore 20,15 alla Sala Convegni A. Zanelli del Centro Fieristico, ci sarà l’incontro tecnicoAggiornamenti ed innovazioni nella strategia di contenimento e difesa dai marciumi di pesco susino ed albicocco”, a cura del Consorzio Agrario di Ravenna. Intervengono: Tiziano Galassi e Floriano Mazzini (Servizio Fitosanitario Regionale Bologna,

Regione Emilia Romagna) che parleranno di evoluzione e novità della produzione integrata del frutteto; Marta Mari (Università degli Studi di Bologna-CRIOF Centro per la protezione e Conservazione dei Prodotti Ortofrutticoli) che relazionerà in merito al marciume bruno delle drupacee, problemi fitosanitari e possibilità di controllo; Luca Fagioli (Centro di Saggio Area Ricerca e Sviluppo Consorzio Agrario di Ravenna) il cui intervento verterà sulla sintesi pluriennale delle prove di difesa contro la monilia e possibili strategie per il 2011; Paolo Amadei (Tecnico Frutticolo Area Ricerca e Sviluppo Consorzio Agrario) che illustrerà la gestione agronomica del frutteto nellottica della prevenzione e razionalizzazione della difesa. La conclusione dei lavori sarà affidata a Fabio Pelliconi (Area Ricerca e Sviluppo Consorzio Agrario di Ravenna).

Sabato 12 marzo dalle 8.30 alle 12 si svolgerà il laboratorio di cucina tradizionale per i bambini delle scuole elementari che impareranno a fare i “zucarèn”. Appuntamento realizzato in collaborazione con A.R.V.A.R. (Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole). In contemporanea ci saranno anche attività di cultura della tradizione contadina romagnola sempre per i bambini, realizzate in collaborazione con l’Associazione “Il Lavoro dei Contadini”. Attività culturali, a cura del il Lavoro dei contadini, che saranno riproposte anche nel pomeriggio di domenica 13.

I “mangiari” della Fiera. Sabato dalle ore 13 pranzo a base di piada fritta con salumi o formaggio, accompagnato da un bicchiere di Sangiovese (€ 8,00); Domenica dalle ore 13 tagliatelle al ragù sempre accompagnate da un bicchiere di Sangiovese (€ 8,00).

L’ingresso alla fiera è gratuito.

Orario di apertura 11 marzo 16 – 21, 12 marzo 9 – 21, 13 marzo ore 9 – 19

Per informazioni e iscriversi ai laboratori per adulti:

Faenza Fiere srl tel. 0546 621111  www.faenzafiere.it

Ufficio stampa Faenza Fiere: P&P di Pierluigi Papi, tel. 338 3648766 – pep@agenziastampa.ra.it

Redazione

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