In Usa 10 disastri climatici in otto mesi

Gli Stati Uniti fanno i conti delle conseguenze di condizioni meteorologiche estreme senza precedenti: secondo le analisi della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), nei primi otto mesi del 2011 ci sono stati 10 ”disastri” climatici importanti che hanno provocato la morte di circa 700 persone e danni materiali per 35 miliardi di dollari.

Incendi, uragani e bufere di neve sono i piu’ devastanti fenomeni atmosferici che hanno colpito gli Stati Uniti nell’ultimo anno: i ricercatori del NOAA hanno calcolato che il 2011 ha visto un’incidenza tre volte superiore di catastrofi climatiche rispetto agli ultimi 30 anni.


Secondo la compagnia assicurativa  americana Munich Re (citata dal Noaa) nei primi sei mesi dell’anno sono stati contati 98 disastri naturali, circa il doppio rispetto alla media degli anni ’90.

I danni materiali sono aumentati in misura molto maggiore dato che, si fa notare, a causa dell’incremento demografico, e’ aumentata la densita’ di insediamenti umani nelle aree piu’ a rischio.

”Il numero crescente di disastri naturali ha un forte impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza: il maltempo rappresenta una vera minaccia per la sicurezza pubblica”, ha detto Jack Hayes, direttore del National Weather Service del NOAA. Per questo motivo si richiede un incremento delle attivita’ di prevenzione, anche se, come avvenuto in previsione dell’arrivo a New York di ”Irene”, certi allarmi possono poi rivelarsi eccessivi.

La situazione anomala e sempre piu’ preoccupante dal punto di vista meteorologico non riguarda tuttavia solo gli Stati Uniti: il 2011 ha portato la piu’ grave siccita’ degli ultimi 60 anni nel corno d’Africa, inondazioni e tempeste in America latina, alluvioni e piogge torrenziali in Corea, Filippine e Cina.

Fonte: ANSA

Redazione

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