Fra le diverse tipologie di pannelli fotovoltaici, quelli in silicio amorfo sono i più economici, probabilmente anche a causa di una resa inferiore rispetto a quelli di altro genere. Per questo motivo è necessario posizionare un numero superiore di moduli, riequilibrando il guadagno di energia. Il vantaggio dei pannelli in silicio amorfo è invece dato dalla loro capacità di assorbire con facilità, dall’8 al 15% in più, i raggi solari in condizioni di nuvolosità.
Il fotovoltaico o il minieolico per i terreni agricoli sono una soluzione adeguata. I pannelli fotovoltaici in silicio amorfo sono quelli che hanno il prezzo più conveniente, probabilmente anche a causa di una resa inferiore a quelli di altro genere.
Se da un lato tale problema si risolve posizionando un numero superiore di moduli per riequilibrare il guadagno di energia, dall’altro va registrato che essi sono in grado di assorbire con facilità, dall’8 al 15% in più, i raggi solari in condizioni di nuvolosità.
I pannelli di questo tipo presentano un lato trasparente, rivolto al sole, e uno opaco, rivestito di silicio trattato con sostanze chimiche per migliorare la conducibilità. Lateralmente si trovano i fili elettrici che portano alla batteria o alla rete. Ogni pannello è composto di moduli fotovoltaici, a loro volta fatti di celle fotovoltaiche, diversamente disposte a seconda dei casi.
Il singolo modulo produce una corrente ininterrotta che può essere da 24 fino a 40 volt, la quale, grazie agli appositi inverter, viene “tradotta” in corrente alternata da 220 volt, se ci riferiamo allo standard italiano.
Quanto al cosiddetto “costo energetico per la natura”, che si ottiene facendo una stima del costo ambientale per la fabbricazione, nel caso dei pannelli in silicio amorfo viene coperto rapidamente, poiché essi producono nell’arco della loro durata fino a dodici volte tanto.
È sempre consigliabile, comunque, rivolgersi a dei consulenti per l’energia rinnovabile per trovare la soluzione più consona alle proprie esigenze.
