Foto Album: Etna

Da siciliano, ma soprattutto da catanese, non posso non aprire gli occhi ogni mattina e salutare il “Gigante Buono”.E’ così che noi, che viviamo alle sue pendici, chiamiamo il nostro vulcano Etna.L’Etna è viva, noi lo sappiamo bene.Lo sentiamo sotto i nostri piedi: vibra, sussulta e trema.Lo sentiamo con il nostro udito: brontola, esplode ed urla.Lo vediamo con i nostri occhi quando, fumando, si prende una pausa di riflessione.Lo sentiamo sulla nostra pelle quando cerca di nascondere le nostre malefatte sotto una spessa coltre di cenere.Noi l’amiamo sempre e comunque.La Sicilia è per sua natura un miscuglio di contrapposizioni, di noi che l’abitiamo, di colori, di suoni e di odori. Poche culture e popoli, alla stregua di noi siciliani, riescono a rappresentare perfettamente gli “opposti”: il bene ed il male, il bello ed il brutto, il buono ed il cattivo, il dolce e l’amaro, la creatività e l’indolenza…Nel fare una di queste cose, noi semplicemente esageriamo.Ecco perché un siciliano lo riconosci sempre ed ovunque, lo abbiamo nel sangue, ci facciamo notare in un modo o nell’altro.L’Etna è tutta un’altra storia.Pur essendo in Sicilia è fatta di tutt’altra pasta. La sua roccia è sua soltanto, il resto della Sicilia è fatta di altra materia.Lei è una vera Signora. E’ discreta. Non è vanitosa e non ama mostrarsi con colori accesi.Io personalmente l’ho sempre incontrata vestita di scuro.Solo raramente fa uno strappo alla regola e si mostra con il suo bellissimo cappello bianco fatto di candida neve.Ma attenti a non fare arrabbiare i buoni.La furia devastante dell’Etna trova la sua forza nella profondità delle viscere della Terra, ed eccola che in un semplice attimo mostra tutta la sua ira eruttando fiumi di lava incandescente.Ma anche la sua rabbia è discreta. Indomabile. Inflessibile. Ma sempre discreta.Ti lascia il tempo di capire, riflettere e metterti in salvo.Finora ha sempre fatto così.Speriamo di non farle cambiare idea.

Questo è il mio piccolo tributo alla nostra Etna, in bianco e nero, senza colorati sfarzi, ma con le tinte ed i toni che so che ama indossare nei suoi momenti migliori. E’ il mio racconto visivo con una chiave di lettura discreta e distante.Credo che solo così l’Etna gradisca che si parli di lei e mi perdoni per averlo fatto.Dopo tutto lei è sempre una Signora.

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