La fornitura di gas per l’Italia sarà tranquilla fino a mercoledì, ma da giovedì, per l’eccezionale consumo dovuto al freddo e al taglio di Gazprom, si potrebbero verificare interruzioni nelle forniture a partire dai cosiddetti clienti interrompibili, aziende o uffici i cui proprietari accettano stop temporanei in cambio di alleggerimenti della bolletta.
Lo spiega in un colloquio con La Stampa, l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni. “Fino a mercoledì – dice – non ci saranno problemi.
Poi l’Eni potrebbe essere coinvolta nelle misure che deciderà il ministero dello Sviluppo. Ci attendiamo momenti difficili e ci stiamo preparando”. Per i cittadini e le loro abitazioni però, assicura il numero uno di Eni, “non ci saranno problemi”. L’ipotesi peggiore è “la sospensione temporanea dei contratti con le aziende interrompibili”. “Come seconda misura di emergenza – aggiunge Scaroni – per una settimana con l’assenso del governo si potrebbe bruciare olio combustibile anziché metano nelle centrali termoelettriche”. Eni ha aumentato al momento le importazioni dall’Algeria e dal Nord Europa per far fronte al taglio delle forniture da gazprom. “Ma da giovedì – aggiunge Scaroni – ci attendiamo un’altra ondata di freddo e non sappiamo come si comporterà Gazprom”.