Dalle lavatrici al mare, le fibre sintetiche inquinano come plastica



I tessuti sintetici sono una fonte primaria di microfibre di plastica che a partire dal lavaggio finiscono per accumularsi nell’ambiente marino, colonizzando anche i mari piu’ lontani e improbabili del pianeta e minacciando la salute degli organismi vi vivono. Secondo uno studio del Centro di ricerca sull’impatto ecologico delle citta’ costiere, di base nell’Universita’ di Sydney, un solo capo di vestiario in una lavatrice domestica produce piu’ di 1900 fibre per lavaggio, che finiscono nella rete fognaria.

Gli studiosi hanno anche analizzato sedimenti da spiagge in 18 siti attorno al mondo, oltre che in Australia, in Giappone, Usa, Oman, Filippine, Sudafrica, Gran Bretagna e Portogallo. E hanno trovato che la contaminazione da microplastica – frammenti di meno di un millimetro – variavano da 8 fibre per litro in Australia a 124 in Portogallo e Gran Bretagna. Piu’ densamente popolata era la zona costiera, maggiore era la contaminazione, un fenomeno destinato ad aggravarsi in futuro.

Nello studio sono stati lavati vestiario e coperte sintetici, ed e’ risultato che tutti liberavano piu’ di 100 fibre per litro di effluente. Le proporzioni di fibre di poliestere e acriliche nel vestiario erano simili nell’effluente fognario, nei siti di trattamento e sulle spiagge. ”I produttori di vestiario e di lavatrici devono considerare la necessita’ di ridurre l’emissione di fibre nell’acqua di scarico”, afferma Mark Browne, che ha guidato la ricerca.

Fonte: Ansa

Redazione

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