Produrre in modo efficiente biodiesel da alghe marine e’ l’obiettivo dell’accordo fra Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) e Universita’ tecnologica nazionale (Utn) argentina di Mar del Plata.
Compito dell’Ogs e’ selezionare ceppi di microalghe particolarmente adatti alla produzione del biodiesel e testare diversi protocolli sperimentali per individuare le condizioni di temperatura e luminosita’ piu’ adatte alla proliferazione delle alghe. I ricercatori italiani avranno inoltre il compito di studiare un terreno di coltura ottimale nel quale le alghe possano produrre quantita’ consistenti di acidi grassi da cui ricavare il biodiesel. I chimici del laboratorio triestino devono inoltre eseguire le analisi necessarie per individuare tipologie e quantita’ specifiche di ciascun acido grasso prodotto dalle alghe.
Compito dei ricercatori argentini e’ sviluppare una tecnologia per la produzione massiva dei ceppi di alghe individuati in Italia e sperimentare terreni di coltura alternativi. Il biodiesel e’ un combustibile liquido, trasparente e di colore ambrato, che si pua’ ottenere da oli vegetali (colza o soia) alghe e grassi animali. E’ biodegradabile, ha una buona resa energetica e buone prestazioni nei veicoli e negli impianti di riscaldamento. La coltivazione delle alghe, rileva l’Ogs, non compete con la produzione di varieta’ vegetali a uso alimentare e, secondo alcune stime, la resa possibile sarebbe compresa fra 1.000 e 20.000 litri di biocarburante per ettaro a seconda della specie di alga coltivata. Problemi ancora aperti sono l’ottimizzazione dei processi e il contenimento dei costi.
Fonte: Ansa