Rio+20, conto rovescia per summit 2012

A distanza di vent’anni dal primo Summit della Terra del 1992, e’ iniziato il conto alla rovescia a Rio de Janeiro in Brasile per il prossimo vertice: Rio+20. Le Nazioni Unite l’anno prossimo riuniranno 193 fra capi di Stato e di governi, istituzioni internazionali e rappresentanti di societa’ civile, della comunita’ scientifica e dell’economia mondiale, per concordare una serie di ”provvedimenti intelligenti” per ridurre la poverta’ e promuovere posti di lavoro dignitosi, energia pulita e un uso piu’ sostenibile ed equo delle risorse.

Lo sviluppo sostenibile viene inteso come quello ”che viene incontro ai bisogni del presente senza compromettere la capacita’ delle future generazioni di soddisfare anche i loro bisogni”. In vista del vertice, l’Onu ha lanciato una consultazione aperta a rappresentanti di governi, organizzazioni Onu e dei nove principali gruppi di partecipanti: donne; bambini e giovani; popolazioni indigene; organizzazioni non governative; autorita’ locali; lavoratori e sindacati; commercio e industria, comunita’ scientifica; agricoltori. C’e’ tempo fino al primo novembre, poi i vari suggerimenti saranno presi in considerazione come base dei negoziati per la conferenza di Rio+20 sullo sviluppo sostenibile. Ecco alcuni punti chiave forniti dall’Onu nella presentazione del summit:

POVERTA’:
Il mondo attualmente conta 7 miliardi di persone ed entro il 2050 ce ne saranno 9 miliardi. Una persona su cinque, cioe’ 1,4 miliardi di persone, vive con meno di 1,25 dollari o meno al giorno. Quasi un miliardo soffre la fame ogni giorno, un miliardo e mezzo non ha accesso alla corrente elettrica e due miliardi e mezzo non hanno servizi igienici.

CLIMA:
Le emissioni di gas serra continuano a crescere e oltre un terzo di tutte le specie conosciute potrebbe estinguersi se i cambiamenti climatici restano incontrollati

COSTI:
Se non si affronta subito la questione dello sviluppo sostenibile e l’uso delle risorse, si rischia di pagare di piu’ in futuro in termini di costi economici ma anche di poverta’, instabilita’ e Pianeta degradato.

FRONTI DI AZIONE:
Passaggio ad un’economia verde, concentrandosi sullo sradicamento della poverta’; rendere le citta’ piu’ vivibili ed efficienti; diffondere l’uso delle fonti energetiche rinnovabili, tagliando le emissioni di gas serra e l’inquinamento, promuovendo la crescita economica.


AMBIENTE:
Proteggere gli oceani dallo sfruttamento eccessivo della pesca, dalla distruzione degli ecosistemi marini e dall’impatto dei cambiamenti climatici; gestire meglio le foreste, dimezzare la deforestazione entro il 2030 potrebbe evitare 3.700 miliardi di dollari di danni provocati dai cambiamenti climatici, senza contare il valore in termini economici e di risorse naturali; migliorare la gestione e conservazione dell’oro blu.

Fonte: Ansa

Redazione

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