Agricoltura 2.0 una risposta alla burocrazia agricola

coltivazioneAd accorgersene del costo, in termine di tempo e di denaro, oltre agli imprenditori, è stato anche il ministro Martina, il quale, attraverso il nuovo piano “Agricoltura 2.0” vuole eliminare la burocrazia   inutile, riorganizzare i servizi per gli agricoltori risparmiando naturalmente anche la carta.

Pare che ogni anno per singola azienda si sprechi 25 chili di carta e si occupano 100 giorni di lavoro il tutto per adempiere e accontentare sua maestà burocrazia.

I cambiamenti dice il ministro Martina riguardano: 

domanda pac precompilata online a marzo 2015 – la predisposizione della dichiarazione precompilata (sull’esempio della dichiarazione dei redditi precompilata) relativa agli aiuti diretti a favore di migliaia di piccole aziende accessibile online, con una significativa semplificazione del sistema dichiarativo e raggiungendo notevoli economie del sistema e delle imprese;

Pagamento anticipato fondi europei a giugno 2015 – Introduzione del pagamento anticipato alle aziende agricole che presentano domanda di aiuto nell’ambito degli aiuti diretti comportando un vantaggio competitivo alle imprese agricole; Sarà possibile erogare l’anticipo dei pagamenti Pac fino al 100% dell’importo dovuto per le aziende che ne faranno richiesta all’atto della domanda, direttamente a giugno,   invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario.

Si tratta di una platea potenziale di circa 1 milione di aziende per oltre 4 miliardi di euro di pagamenti Pac.

Fascicolo aziendale unico – Introduzione di un modello dichiarativo semplificato delle consistenze aziendali delle aziende agricole attraverso l’integrazione dei Piani (Piano Colturale, Piano Assicurativo Individuale, Quaderno di Campagna – Registro dei Trattamenti) oggi presentati a diverso titolo alle Amministrazioni;

Anagrafe unica delle aziende agricole – la realizzazione di una Anagrafe Unica a livello nazionale, integrata dalle Anagrafi regionali, per un maggiore efficienza del sistema di controllo delle domande di aiuto;

Banca dati unica dei certificati – un sistema dichiarativo unificato, finalizzato a semplificare il sistema degli aiuti agricoli, tramite il quale l’azienda agricola potrà presentare annualmente un unico atto amministrativo anche in caso di richiesta di più aiuti indirizzati a diverse Amministrazioni, lasciando a carico di quest’ultime l’onere della “suddivisione” per competenza dell’Atto stesso; i vari documenti e certificati dell’azienda sono presentati agli  Organismi  Pagatori,  tramite  il  SIAN  mediante  una Banca dati Unica dei Certificati (AgeaRep). Il SIAN Coordina  a  livello  nazionale  la  raccolta,  la  durata  e  la validità delle certificazioni (antimafia, DURC, ecc.), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diversi OP ovvero più volte in base alle domande presentate. Sarà possibile accelerare l’iter delle domande, limitando i tempi di attesa di richiesta delle certificazioni.

È prevista una riduzione complessiva dei costi:

Per  le  aziende: risparmio  sul  costo  di  acquisizione della  documentazione e di tempo senza più file negli uffici. Per gli Organismi Pagatori: economie sui controlli  della documentazione presentata

Sistema informativo integrato stato-regioni – la realizzazione del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) quale sistema informativo integrato Stato-Regioni. Una rivoluzione che potrebbe arricchirsi di ulteriori cambiamenti che si potrebbero proporre.

Le domande dei vari P.S.R. regionali potrebbe essere presentati, nella fase di      “revevibilità” e “ammissibilità” con una semplice dichiarazione ai sensi di legge e successivamente a graduatoria formulata corredare la stessa con documentazione pertinente.

Fin dalla presentazione dei bandi conoscere l’unica documentazione che verrà richiesta, spesso si assiste che ogni Ispettorato chieda una propria documentazione; La documentazione  specifica autorizzazioni, certificazioni, ecc. potrebbero essere raccolte nel corso di conferenze di servizio dei vari uffici di pertinenza, si ridurrebbe del tempo prezioso per gli agricoltori ed i tecnici, accelerando così l’istruttoria;

Ancor prima di presentare la domanda di P.S.R. fare esaminare il business plan da un ufficio territoriale preposto all’istruttoria, in modo da evitare di impelagarsi su progetti megalattici e privi di fattibilità;

Ridurre i tempi di liquidazione degli aiuti da parte di  AGEA;

Considerato che sono coinvolti in questo tipo di aiuti banche, tecnici, uffici, ecc. avere i tempi certi per l’istruttoria;

II Ministro Martina spera che questo sia l’inizio di un cambiamento radicale.

Insomma, dopo anni e anni di stasi si spera che la burocrazia agricola possa trovare la strada per favorire i nostri agricoltori, che per il semplice motivo di esistere e resistere vanno semplicemente assistiti e coccolati.

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