L’Enpa sollecita la presentazione di due emendamenti alla manovra finanziaria relativi alla riduzione dell’Iva su prestazioni veterinarie e alimenti per animali (pet food); per le prime l’imposta dovrebbe passare dall’attuale 20% al 10% per i secondi dal 20% al 4%.
Non solo la riduzione dell’Iva sulle prestazioni veterinarie è perfettamente in linea con la Direttiva per la libera circolazione dei professionisti in Europa ma appare anche assurdo considerare prestazioni veterinarie e il cibo per gli animali alla pari dei “beni” di lusso visto che come tali sono tassati oggi.
Alimentare in modo idoneo gli animali con il pet food non è una scelta di lusso, ma un dovere di ogni proprietario responsabile. Sarebbe quindi auspicabile che la scelta di condividere la propria vita con un animale non diventasse motivo di speculazione da parte dello Stato che dovrebbe invece incentivare la corretta relazione uomo-animale e applicare ogni strategia necessaria, anche economica, per eradicare il triste fenomeno del randagismo.
Fonte: ENPA