Politica agricola dopo il 2013: + verde + equa + competitiva

I parlamentari europei desiderano mantenere invariato fino al 2020 il bilancio UE per il settore agricolo, per far sì che agli agricoltori siano garantiti gli incentivi per fornire scorte di prodotti alimentari sicuri, per la protezione dell’ambiente, per creare nuovi posti di lavoro e per assicurare la competitività del settore agricolo comunitario.

In relazione a voci sul taglio degli aiuti al secondo pilastro della PAC, i deputati hanno ripetuto il loro sostegno per assicurare adeguate risorse finanziarie anche per lo sviluppo rurale. “Il voto invia un segnale chiaro e forte al commissario (Dacian Cioloş) e spero che la Commissione terrà presente il contenuto della relazione e lo incorporerà nella proposta legislativa finale”, ha dichiarato il tedesco Albert Dess, relatore della risoluzione.

Se la politica agricola dell’UE mira a fornire prodotti alimentari sicuri e di alta qualità e contribuire alla protezione dell’ambiente e alle energie rinnovabili, tale politica deve essere finanziata adeguatamente, secondo gli eurodeputati, in modo da fornire agli agricoltori un incentivo all’utilizzo di tecniche moderne e ecocompatibili.

I pagamenti diretti agli agricoltori dovrebbero essere più chiaramente legati alle “misure verdi” (basse emissioni di carbonio, basso consumo energetico). Un ampio sistema europeo di incentivi, finanziato dall’UE al 100%, dovrebbe essere istituito per sostenere gli agricoltori che appoggiano lo sviluppo sostenibile.

I finanziamenti agricoli dovrebbero essere distribuiti più equamente tra gli Stati UE e tra le diverse categorie di agricoltori. Il Parlamento europeo propone che ogni paese dell’Unione Europea dovrebbe in futuro ricevere una percentuale minima della media UE dei pagamenti diretti. I deputati sono d’accordo con l’introduzione di un massimale per i pagamenti diretti per agricoltore, ma sottolineano che le nuove regole devono tener conto delle dimensioni delle aziende agricole e dei criteri oggettivi di occupazione nonché delle pratiche sostenibili.

Per evitare un uso improprio del denaro pubblico, i pagamenti diretti dovrebbero essere riservati agli “agricoltori attivi”, cioè a coloro che effettivamente utilizzano la loro terra per la produzione.

La lotta alla speculazione per le materie prime agricole e l’estrema volatilità dei prezzi richiedono una soluzione a livello globale, secondo gli eurodeputati, in modo da garantire una maggiore stabilità per gli agricoltori e le forniture su larga scala di prodotti alimentari sicuri.

Il Parlamento europeo propone un sistema mondiale di notifica dello stato attuale delle scorte, per contrastare la speculazione selvaggia delle materie prime agricole.

Per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di prodotti lattiero-caseari, i deputati hanno chiesto alla Commissione di monitorare il mercato lattiero-caseario per il periodo successivo al 2015. Il sistema attuale delle quote sarà soppresso nel 2014.

Fonte Asterisco Informazione

Redazione

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