In Italia 1,5 milioni di fulmini, picco dopo l’estate


Uno scontro tra la bolla di calore estiva, che si e’ protratta per lungo tempo, e l’arrivo delle prime correnti fredde sulla penisola. E’ la ragione dei violenti temporali, insieme ad una altissima concentrazione di fulmini, che si sono abbattuti sull’Italia in questi giorni: domenica al Nord, poi al Sud altrettanto intensi fino a mercoledi’ prossimo. Marina Bernardi, responsabile del Sistema Italiano di rilevamento dei fulmini (Sirf) sottolinea che quest’anno ”la periodicita’ stagionale fuori dall’ordinario, con temperature di piena estate protratte fino alla scorsa settimana, ha portato al concentrarsi dei temporali, che si verificano per l’arrivo di aria fredda che incontra il caldo”.

LA STAGIONE DEI FULMINI 
Ogni anno cadono in Italia un milione e mezzo di fulmini. Il 2002 e’ stato l’anno record con due milioni e mezzo di saette. I fulmini costituiscono un pericolo sopratutto d’estate per due ragioni: ci si espone di piu’ all’aria aperta; la stagione dei fulmini e’ appunto quella estiva per l’incontro aria fredda/caldo, concausa dei temporali.

COME SI MISURA LA CARICA DI UN FULMINE 
Il fulmine e’ un fenomeno fisico, il parametro per misurarli e’ la corrente (non la potenza). Mentre il filo della corrente a casa trasporta mezzo ampere, la corrente di ciascun fulmine tocca i 30mila ampere. Ci si potrebbe, afferma Bernardi, tenere accesa la corrente per un mesetto in un intero grattacielo. Alcuni fulmini hanno corrente record fino a 100-200 mila ampere.

IN ITALIA 10-15 MORTI L’ANNO, FULMINE UCCIDE NEL 20% DEI CASI 
Sono tra 10 e 15 i decessi causati ogni anno in Italia dai fulmini, mentre gli Stati Uniti contano 100 vittime. L’unico ente che certifica i dati della mortalita’ sul territorio nazionale e’ l’Istat. Per l’uomo tutti i fulmini sono pericolosi. I fulmini, precisa la responsabile del Sirf, uccidono nel 20% dei casi, principalmente per arresto cardiaco o ictus cerebrale. Le saette cercano la strada piu’ breve per scaricarsi a terra: se la scarica non attraversa il cuore o il cervello, c’e’ uno spettro vastissimo di danni possibili in chi sopravvive (l’80%): dal timpano perforato alle ustioni, dalla perdita della memoria ai danni neurologici.

CATEGORIE A RISCHIO FOLGORAZIONE 
Il fulmine tocca le vette, gli alberi, i campanili. Rientrano tra le categorie a rischio chi fa attivita’ all’aria aperta in montagna, chi ha in mano una mazza da golf, i pescatori che maneggiano la canna da pesca (anche quella in carbonio non preserva dal rischio fulmini). Le regole di comportamento possono essere consultate sul sito www.fulmini.it/fulmine/regole_comp.htm

PREVENZIONE
Occorre imparare a guardare il cielo, e mettersi a riparo quando si vedono nuvole temporalesche, quelle a torre, molto estese in altezza, con l’aspetto a cavolfiore. Correre a casa dopo il primo fulmine e’ tardi. Sirf, grazie a una rete di sensori degli impulsi elettrici dei fulmini creata nel 1994 dal Cesi (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano), fornisce informazioni di monitoraggio in tempo reale, e di allerta a 1-2, ore alla rete ferroviaria, ai distributori di energia elettrica, alla Protezione civile e alle Arpa.

Fonte: Ansa

Redazione

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