Ogm: arrivano patate fritte biotech

Quasi 3 italiani su 4 non vogliono le patatine ogm nel piatto secondo l’indagine Coldiretti/Swg dalla quale emerge che il 71 per cento dei cittadini italiani che esprimono una opinione ritiene che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali.

E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’annuncio che la multinazionale tedesca della chimica Basf ha presentato richiesta all’Unione europea per la coltivazione e la commercializzazione di una patata denominata “Fortuna” geneticamente modificata destinata all’alimentazione umana, dopo l’ok già ottenuto per la licenza della patata ogm, ”Amflora” coltivata però a scopo non alimentare.

Il nuovo tubero sarebbe geneticamente protetto dalla peronospora della patata una malattia che colpisce la pianta e che è stata causa principale della grande carestia che ha colpito l’Irlanda a meta’ dell’Ottocento. Nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni genetiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersalmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico fino al latte materno da mucche transgeniche) rimane elevato – sostiene la Coldiretti – il livello di scetticismo dei cittadini.

La realtà – conclude la Coldiretti – è infatti che gli OGM attualmente in commercio riguardano pochissimi prodotti (mais, soia e cotone) e sono diffusi nell’interesse di poche multinazionali senza benefici riscontrabili dai cittadini.

Fonte: coldiretti

Redazione

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