Nuova PAC 2021/2027: per i Giovani Agricoltori l’acquisto di terra sarà considerato investimento ammissibile

di Giuseppe Consiglio

A meno di due anni dal termine della programmazione 2014/2020 crescono gli interrogativi su quali saranno gli sviluppi della nuova PAC – la Politica Agricola Comune – e su quali opportunità potranno avere gli agricoltori europei. Sebbene l’attuale programmazione sia governata dalla cosiddetta regola n+3 (art. 136 del Regolamento CE 1303/2013), ai sensi della quale le certificazioni devono essere presentate alla Commissione entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello dell’impegno di spesa, ed è pertanto verosimile che molti programmi verranno chiusi solo nel 2023, le aspettative nei riguardi della PAC post 2020 sono diventate oggetto quasi quotidiano di confronto tra gli addetti ai lavori e non solo. Sappiamo che la nuova PAC intende promuovere la costruzione di un’agricoltura resiliente, sostenibile e smart. Saranno previsti pagamenti diretti ed interventi di mercato atti a rafforzare i redditi agricoli, nuove misure volte a contrastare i cambiamenti climatici attraverso un impulso all’utilizzo di forme di “architettura verde” in grado di favorire comportamenti sostenibili da parte degli agricoltori, ed iniziative finalizzate ad incoraggiare l’impiego di innovazioni digitali e tecnologiche capaci di equilibrare produttività e sostenibilità.

Ma quali saranno i vantaggi e le prerogative che la nuova PAC prevede per i giovani agricoltori europei? Una delle priorità della PAC 2021/2027, è certamente quella di rendere il settore agricolo sempre più attrattivo per i giovani attraverso misure di sostegno per l’insediamento in agricoltura e l’avvio di imprese redditizie.

Gli Stati membri dovranno riservare almeno il 2% delle rispettive dotazioni nazionali per i pagamenti diretti allo scopo di sostenere i giovani agricoltori che intraprendono la professione. Ciò potrà avvenire o attraverso un pagamento integrativo supplementare di sostegno al reddito o sovvenzionando le operazioni connesse all’insediamento in agricoltura. Il massimale riservato al pagamento obbligatorio passa pertanto dall’1% della programmazione 14/20, al 2%. Il premio massimo relativamente agli aiuti per l’insediamento dei giovani agricoltori potrà arrivare fino a € 100.000, con un significativo incremento rispetto agli attuali € 70.000. Ciascuno Stato membro dovrà esibire un piano strategico per l’implementazione della PAC sui propri ambiti territoriali, delineando una chiara strategia avente la finalità specifica di attirare i giovani agricoltori, rappresentando le modalità con cui i meccanismi di aiuto nazionali e comunitari possano interagire ed esser utilizzati in maniera efficace e coerente.

I PSR degli Stati membri, potranno prevedere misure finalizzate ad agevolare l’accesso alla terra ed il trasferimento di terreni agricoli, operazioni che vengono annoverate tra quelle che contribuiscono a rendere il settore difficilmente accessibile agli aspiranti agricoltori. I meccanismi per superare questa tradizionale barriera all’accesso da parte dei giovani potrebbero, tra l’altro, comprendere: partenariati interaziendali e intergenerazionali tra agricoltori, servizi per la pianificazione e successione nelle aziende agricole, l’intermediazione per la compravendita di terreni.

Cade quindi uno dei tabù che ha contraddistinto la PAC dell’attuale e delle passate programmazioni: i giovani agricoltori riceveranno un trattamento privilegiato e per la prima volta, solo per loro, l’acquisto di terra sarà considerata una spesa ammissibile ai fini del cofinanziamento comunitario sulle misure a favore degli investimenti aziendali. L’aliquota contributiva per l’agevolazione in questione dovrebbe esser del 75%.

I giovani agricoltori continueranno a beneficiare di un sostegno per il trasferimento delle conoscenze e per la loro formazione professionale. Gli Stati membri avranno la possibilità di prevedere ed implementare strumenti per finanziare il capitale di esercizio. La Commissione intende infine rafforzare la cooperazione con la Banca Europea degli Investimenti attraverso la piattaforma Fi-Compass.

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