Necessario sistema sorveglianza asteroidi

Occorre un sistema di sorveglianza efficace per individuare i piccoli asteroidi che si avvicinano alla Terra, che funzionerebbe come una sorta di assicurazione contro eventi simili alla pioggia di meteoriti caduta in Russia o eventi più gravi. E’ quanto osserva Andrea Milani, dell’università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi.

La pioggia di meteoriti in Russia e il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2012 DA14, entrambi avvenuti il 15 febbraio, accendono i riflettori sulla categoria degli asteroidi del diametro di poche decine di metri, finora poco conosciuti, e sulla necessità di sorvegliarli.

“Attualmente – spiega Milani- non conosciamo nemmeno l’1% di questi oggetti. Abbiamo invece individuato il 90% degli asteroidi dal diametro superiore a un chilometro e sappiamo che nei prossimi 50-100 anni nessuno di essi colpirà la Terra”. Resta da scoprire l’altro 10%, ma in ogni caso si può stare più tranquilli rispetto ai rischi di impatto degli asteroidi più piccoli, perché quasi sconosciuti.

meteorite russiaL’impatto degli asteroidi più piccoli, “sebbene non catastrofico per l’umanità – prosegue – è pericoloso a livello regionale, per chi vive nel luogo colpito, come dimostra quanto accaduto in Russia”. Questi oggetti “sono in grado di penetrare nell’atmosfera, nella quale esplodono, creando danni al suolo. In un luogo abitato un evento del genere può essere anche devastante”. Il problema, secondo Milani, può essere mitigato se si riesce a prevedere in tempo l’arrivo di uno di questi corpi celesti, così da evacuare l’area dell’impatto, se abitata.

Per fare questo occorre un sistema di sorveglianza che censisca i piccoli asteroidi in agguato e li monitori costantemente. Come il progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), approvato nella Conferenza Ministeriale del 2012 e finanziato nella fase di progettazione con 8 milioni di euro. Il progetto prevede 5 o 6 telescopi gemelli del diametro di 1,14 metri e con un grandissimo campo di vista, tanto che ognuno di essi è in grado, in una notte, di coprire tutto il cielo. I telescopi dovrebbero essere installati in diverse località del pianeta ed il progetto vede l’Italia coinvolta in primo piano: il gruppo di Milani ha partecipato alla progettazione, come è italiano il software, ed i telescopi che saranno sviluppati in Italia. Il progetto ha un valore di 100 milioni di euro e , se venisse realizzato sarebbe, osserva Milani, una sorta di assicurazione contro le catastrofi locali che potrebbero essere causate dalla caduta di asteroidi simili a DA14 o più piccoli.

Al momento si sta realizzando il prototipo del telescopio, che dovrebbe essere completato per il 2014. Ma per andare avanti, rileva l’esperto, occorreranno ulteriori finanziamenti.

Redazione

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