Durban: Clini, convergenza tra Ue e Paesi emergenti

Il tema nuovo e’ la convergenza tra l’Europa e il Sudafrica, il Messico, la Cina, l’India e il Brasile”. In questo modo il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, parla ai microfoni di Radio 3 Scienza di come nella conferenza mondiale Onu sui cambiamenti climatici, conclusa ieri a Durban, si sia giunti alla definizione di una roadmap per raggiungere un accordo globale sul clima nel 2015.

Clini torna indietro e ricorda il percorso, dal 1992 a Rio de Janeiro passando per il 1997 con Kyoto, fino al Sudafrica: ”quello che e’ cambiato radicalmente – spiega il ministro – e’ la geografia dei rapporti di forza” rispetto a 20 anni fa. ”I piu’ grandi investitori in tecnologie a basso contenuto di carbonio – osserva – sono i Paesi emergenti, con la Cina in testa. Ci sono invece ritardi dagli Usa e dal Canada, anzi battute d’arresto”. Adesso pero’ ”Usa, Canada, Russia e Giappone” (gli ultimi 3 intenzionati a non rinnovare gli impegni in un Kyoto2), prosegue Clini, ”devono scegliere”.


I Paesi emergenti stanno puntando infatti sulla ”green economy” e l’Italia e’ ”in una posizione confortevole”: con la Cina, con cui a Durban abbiamo avuto degli incontri, che investe ”quasi il triplo degli Usa”; con il Brasile puntiamo ad ”alcuni segmenti”; c’e’ poi ”il ruolo interessante della Corea del sud”; mentre con il Sudafrica (che ha un programma impegnativo sulla sicurezza energetica e le fonti rinnovabili) la partenrship si sta ”consolidando”. In questi ”partenariati” Clini ritiene che ”l’Italia possa giocare una partita da protagonista”.

Fonte: Ansa

Redazione

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