Dal 17 al 18 gennaio 2025, si terrà a Caccamo il corso di potatura dell’olivo con il sistema semplificato a “Vaso Policonico” e la gestione del suolo, organizzato dalla Sopat n. 57 dell’ESA di Caccamo, in collaborazione con “Sicilia Agricoltura”. L’iniziativa, mirata a migliorare le pratiche agricole locali e accrescere la qualità dell’olio, si configura come un’importante occasione di formazione per gli operatori del settore olivicolo.
Il corso prevede una parte teorica che si svolgerà giorno 17 gennaio 2025 presso la sede della S.O.P.A.T., di Via Carmine 67, dalle 15:30 alle 20:00. La giornata del 18 gennaio, invece, sarà dedicata alla parte pratica, con inizio alle 9:00 e termine alle 16:00, che avrà luogo presso l’Oleificio Ventura, in C.da Serrone, sulla S.S. 285 Km. 12.600 di Caccamo.
Gioacchino Capodici, dirigente della Sopat, sottolinea l’importanza di questo corso: “L’obiettivo è accrescere la qualità dell’olio prodotto nel nostro territorio, migliorando le competenze tecniche degli imprenditori agricoli. Il corso rappresenta anche un’opportunità di confronto e condivisione all’interno di un settore che necessita di essere rilanciato, soprattutto per il futuro delle aree interne.”
I docenti del corso includono, oltre al dirigente Gioacchino Capodici, i divulgatori Francesco Bruscato e Mario Liberto. Il programma si articolerà in una parte teorica, in aula, e una parte pratica sul campo. Gli argomenti trattati riguarderanno diversi aspetti tecnici, tra cui la fisiologia della pianta d’olivo, le tecniche agronomiche e colturali, le fasi fisiologiche della pianta, nonché le tecniche di potatura, raccolta, potatura di allevamento, produzione e riforma. Durante la sessione pratica, verrà anche dimostrata la tecnica di potatura “da terra” con l’ausilio di attrezzature telescopiche, accompagnata da una lezione sulla sicurezza sul lavoro.
Il corso si propone di fornire agli agricoltori strumenti concreti e aggiornati per migliorare le proprie pratiche agricole e ottenere un prodotto di maggiore qualità, contribuendo così al rilancio dell’olivicoltura nelle zone interne della Sicilia.