Aziende in crisi per falsi pomodori a Vittoria

Anche per effetto dei pomodori tunisini spacciati come italiani il prezzo riconosciuto ai coltivatori siciliani per la produzione locale è crollato di oltre il 34 per cento e molte aziende hanno dovuto chiudere.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le indagini della guardia di finanza a Ragusa che avrebbero fatto scoprire anche una frode alimentare commessa da tre operatori del settore che avrebbero commercializzato oltre 27 tonnellate di pomodorini importati dalla Tunisia e venduti nei mercati del Nord Italia come di provenienza nazionale.

Il pomodorino tondo liscio rosso a grappolo in serra è stato pagato al mercato di Vittoria il 35 per cento in meno rispetto allo scorso anno secondo le ultime rilevazioni Ismea pubblicate on line.

Se le responsabilità saranno accertate all’inganno nei confronti dei consumatori italiani che pensavano di acquistare pomodorini siciliani si aggiunge il danno gravissimo provocato all’economia siciliana e d uno dei suoi prodotti piu’ tipici.

Di fronte al ripetersi di crimini nei confronti della produzione Made in Italy è necessario per gli agricoltori accelerare il progetto di filiera agricola italiana per candidarsi ad essere i nuovi protagonisti della trasformazione agroalimentare nazionale.

Con il progetto Campagna Amica la Coldiretti è impegnata ad avviare un nuovo e moderno canale commerciale esclusivamente Made in Italy che si affianca alla grande distribuzione e ai negozi di prossimità, con le Botteghe, gli oltre cinquemila aziende agricole trasformate in punti vendita e i mille mercati degli agricoltori già presenti su tutto il territorio nazionale.

Fonte: Coldiretti

Redazione

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