“Associazione fondiaria Petralie”, l’anima madonita controcorrente 

L’Asfo Petralie nel corso del seminario vivamente partecipato dal titolo “Valorizzare le terre abbandonate nell’area interna delle Madonie nuove opportunità e servizi ecosistemici” tenutosi, mercoledì 28/02/2024 a Petralia Sottana nei locali dell’ExMa, ha ribadito la volontà di rafforzare e proseguire nel raggiungimento degli impegni assunti da parte dei Comuni in favore dei territori e degli aderenti all’azione. 

L’ ”Associazione fondiaria Petralie” “ASFO Petralie”, costituita dai Comuni di Petralia Sottana e Petralia Soprana, ha l’obiettivo di dare vita ad azioni agrosilvopastorali, quali la conservazione del paesaggio, l’incentivazione del turismo, la promozione delle produzioni locali, la lotta al dissesto idrogeologico, agli incendi e alle avversità produttive, generando virtuose azioni come l’accorpamento dei beni agrari e forestali dei soci che spesso sono afflitti da problematiche insormontabili, favorendo nel contempo lo sviluppo delle Petralie.

Terreni agricoli incolti e boschi abbandonati, proprietari di beni terrieri lontani per ragioni di lavoro, consapevoli proprietari di aziende non produttive su cui gravano considerevoli spese di gestione, nulla o scarsa prevenzione degli incendi di vegetazione, dimensioni insufficienti delle aziende agricole per rientrare in un assetto economico soddisfacente, giovani che abbandonano la montagna inseguendo il fragile mito della città e della ricchezza facile, comunità disperse e quasi rassegnate a tutti quei “vendesi” che s’incontrano per le viuzze dei centri di montagna, il mito di una politica inesistente e distratta, lontana, una globalizzazione che impoverisce. In poche righe questo è il quadro della montagna siciliana di oggi. Ebbene proprio in una realtà vicina, come un meraviglioso “giglio”, vive un’anima controcorrente: l’”ASFO Petralie”. 

L’anima controcorrente si sente ancora più forte se si considera che mentre negli organici dell’Amministrazione regionale i Dottori in Scienze Forestali sono presenti in rarissime unità e forse in un’unica unità, nell’“ASFO Petralie”, invece, è stato costituito in supporto un team di professionisti agronomi e forestali.

Tutto questo piace. Piace la forte capacità di confronto con gli altri esempi nazionali virtuosi e di raccolta dei contributi di Enti sovracomunali e nazionali che appaiono fortemente vicini.

A capo Giuseppe Dino che insegue i più innovativi indirizzi mondiali circa la salvaguardia del pianeta. Dietro ai primi obiettivi declinati quali lo specifico sviluppo delle filiere selvicolturale, lattiero casearia e turistica, s’intravede la possibilità di raggiungere un traguardo complesso ma assolutamente indispensabile: favorire la formazione di aziende di dimensioni idonee a diventare concorrenziali contenendo, grazie ad economie di scala, i costi di gestione. Inoltre, operare tempestivamente nella prevenzione del dissesto idrogeologico, degli incendi e nella lotta alle avversità produttive, generando virtuosi processi economici. Tutto ciò grazie all’accorpamento dei beni agrari e forestali dei soci da affidare a operatori motivati e preparati favorendo, così, la crescita aziendale nell’ambito di uno sviluppo sostenibile della montagna.

L’augurio più grande che si possa formulare ad Asfo Petralie è quello di continuare tenacemente a non inseguire il modello che appare ormai diffuso e routinario dell’”innamoramento allo strumento” e di perseguire, invece, obiettivi che donne e uomini hanno scelto nell’ottica che “Le grandi cose sono fatte da una serie di piccole cose messe insieme” (Vincent van Gogh).

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