L’O.C.C. strumento indispensabile in Agricoltura per fornire assistenza ai cittadini e alle imprese in situazioni di sovraindebitamento, ossia quando i debiti superano la capacità di essere ripagati

La legge sul sovraindebitamento, conosciuta come legge “salvasuicidi”, offre un’efficace via d’uscita a chi, per varie ragioni, ha accumulato nel corso del tempo debiti eccessivi anche nel settore agricolo. Coloro che hanno debiti accumulati sia con i privati, sia con il Fisco, possono utilizzare, purchè meritori dei presupposti di legge, utilizzare il Codice della Crisi e dell’Insolvenza (Decreto Legislativo n. 14 del 2019).

Ma veniamo in dettaglio.

L’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento (O.C.C.) è un ente riconosciuto dal Ministero della Giustizia italiano, istituito per fornire assistenza ai cittadini e alle imprese in situazioni di sovraindebitamento, ossia quando i debiti superano la capacità di essere ripagati. L’O.C.C. è regolato dalla Legge n. 3/2012, nota come la “Legge Salva Suicidi”, e dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza (Decreto Legislativo n. 14 del 2019), che ha introdotto un quadro normativo organico in materia di crisi aziendale e sovraindebitamento, integrando la Legge Delega n. 155 del 2017.

L’evoluzione normativa:

  • Legge 3/2012: questa legge ha introdotto per la prima volta in Italia una disciplina specifica per il sovraindebitamento, istituendo gli OCC e delineando le procedure per la ristrutturazione dei debiti.
  • Codice della Crisi e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019): questo codice ha ulteriormente rafforzato il ruolo degli OCC, integrandoli nel sistema più ampio della gestione della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Ha ampliato le possibilità di ristrutturazione dei debiti e semplificato le procedure.

Scopo dell’O.C.C.:

L’Organismo ha il compito di aiutare il debitore a trovare una soluzione sostenibile per uscire dalla crisi economica, tutelando sia il debitore stesso che i creditori. Questo avviene tramite diversi strumenti legali:

  1. Piano del consumatore: riservato a chi non esercita attività d’impresa, permette di presentare un piano per ristrutturare i debiti, che può essere approvato dal giudice anche senza il consenso dei creditori.
  2. Accordo di composizione della crisi: utilizzabile sia dai consumatori sia dalle imprese, prevede la negoziazione tra debitore e creditori per trovare un accordo sulle modalità di pagamento.
  3. Liquidazione del patrimonio: il debitore può richiedere la liquidazione dei propri beni per soddisfare i creditori.

Come funziona l’OCC?

  • Presentazione della domanda: Il debitore, sia esso un consumatore o un piccolo imprenditore, presenta domanda all’OCC.
  1. Analisi della situazione: L’OCC valuta la fattibilità di una ristrutturazione dei debiti e nomina un gestore della crisi.
  2. Elaborazione del piano: il gestore della crisi, in collaborazione con il debitore, elabora un piano di ristrutturazione che prevede modalità e tempi di rimborso dei debiti.
  3. Proposta ai creditori: il piano viene presentato ai creditori, che possono accettarlo o proporre modifiche.
  4. Omologazione: se il piano è approvato dai creditori, viene sottoposto all’omologazione del tribunale.
  5. Esecuzione del piano: una volta omologato, il piano viene eseguito, consentendo al debitore di uscire gradualmente dalla situazione di sovraindebitamento.

A chi si rivolge l’OCC?

L’OCC è rivolto a:

  • Consumatori: persone fisiche che si trovano in difficoltà a far fronte ai propri debiti.
  • Piccoli imprenditori: Imprese individuali o società di persone che non rientrano nelle procedure concorsuali previste per le grandi imprese.

Perché rivolgersi all’OCC?

Rivolgersi all’OCC può essere la soluzione per:

  • Evitare il pignoramento: il piano di ristrutturazione può sospendere le azioni esecutive dei creditori.
  • Trovare una soluzione personalizzata: il piano viene costruito sulle specifiche esigenze del debitore.
  • Uscire dalla situazione di crisi: il percorso di ristrutturazione consente al debitore di riprendere il controllo della propria situazione finanziaria.

Chi può accedere ai servizi dell’O.C.C.?

Sia i privati cittadini che le imprese non fallibili (come le piccole imprese, i professionisti o gli agricoltori) possono ricorrere all’O.C.C. per risolvere la propria situazione debitoria.

Riconoscimento del Ministero della Giustizia: l’O.C.C. è riconosciuto dal Ministero della Giustizia e deve rispettare precise regole e standard di trasparenza e professionalità. Ogni organismo è composto da un gruppo di professionisti, come avvocati, commercialisti e altri esperti, in grado di assistere il debitore nella predisposizione delle procedure per la ristrutturazione o l’estinzione dei debiti.

Questi organismi hanno il compito di gestire la crisi di sovraindebitamento in modo da garantire il giusto equilibrio tra le esigenze del debitore e quelle dei creditori.

 

Redazione

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