Nuove norme per viaggiare con gli animali

viaggiare con animaliNuove norme, che entreranno in vigore tra 18 mesi, introducono un nuovo e più chiaro passaporto europeo per cani, gatti e furetti che potranno così viaggiare più facilmente nel territorio UE e impongono l’obbligo di accertamento della validità della vaccinazione anti-rabbica, permettendo di viaggiare anche ai cuccioli tra le 12 e le 16 settimane che, pur vaccinati, non sono ancora immuni alla malattia.

Al massimo potranno essere trasportati cinque animali, con eccezioni in caso di concorsi, mostre, eventi sportivi o ricreativi, come il caso delle mute di cani necessarie per trainare una slitta.

“Sono proprio questi due ultimi aspetti a destare perplessità e preoccupazione in quanto renderanno certamente più difficile contrastare l’odioso fenomeno del traffico di animali da compagnia”, afferma Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e Gatti. “Adesso, infatti, per poter introdurre cani e gatti da Paesi dell’Unione Europea – oltre ad essere identificati, dotati di passaporto e scortati dalla necessaria certificazione sanitaria – il protocollo vaccinale contro la rabbia deve essere concluso e quindi non è possibile introdurre in Italia cani e gatti di età inferiore a 3 mesi e 21 giorni: una previsione importante sia sotto il profilo sanitario – la rabbia è ancora presente in alcuni paesi da cui arrivano i cuccioli introdotti illecitamente – del benessere (l’età più alta permette ai giovani cuccioli di affrontare meglio il viaggio) sia perché in molti casi ha reso possibile smascherare le introduzioni illecite. Senza contare il fatto che un cucciolo più grande è senza dubbio meno ‘appetibile’ sul mercato”.

Anche la deroga alla possibilità di trasportare fino a 5 animali affinché non si rientri nella normativa prevista per le movimentazioni commerciali, che scatta nel caso di concorsi, mostre, eventi sportivi o ricreativi, secondo la Lav “non va nella direzione di contrastare il fenomeno rappresentando un pericoloso passo indietro rispetto alla normativa vigente. Proprio per evitare che movimenti a carattere commerciale di cani, gatti e furetti siano dissimulati come movimenti a carattere non commerciale, la Commissione Europea nel 2010 ha, infatti, emanato il Regolamento (UE) n. 388/2010 che, senza alcuna eccezione, stabilisce come anche nel caso di cani e gatti al seguito del proprietario si applichino le norme che regolano i movimenti a carattere commerciale qualora il loro numero sia superiore a cinque”.

Redazione

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